BERLINO - Auto ma non solo. Il secondo business del gruppo Volkswagen saranno i servizi di mobilità. Lo ha ribadito il ceo Matthias Müller durante l’Annual Media Conference nella capitale tedesca: “Con il servizio di ride pooling Moia ad esempio vogliamo colmare il gap che esiste oggi tra bus e taxi”. L’app - che consente di condividere uno stesso veicolo con la medesima flessibilità di stop e chiamata di un tradizionale taxi - ha raccolto in un test ad Hannover più di 2mila clienti con più di 100mila passaggi effettuati. A fine 2018 il servizio diventerà operativo in maniera definitiva ad Amburgo e utilizzerà un veicolo da 6 passeggeri a trazione elettrica con zero emissioni allo scarico. A pieno regime nella prima fase saranno 200 gli shuttle di Moia in circolazione ad Amburgo. L’estensione ad altre città sarebbe in progetto.
Sedric, presto in vendita
Un’area, quella dei servizi di mobilità, dove potrebbero essere applicate le tecnologie legate alla guida autonoma, come dimostra il veicolo Sedric: “Lascerà la fase prototipale e arriverà presto sul mercato con uno dei marchi del nostro gruppo. Con Sedric siamo i primi costruttori a mostrare tutto il potenziale della piena automazione di un veicolo”, spiega Muller. Per lo sviluppo dei servizi di mobilità (e non solo) Muller ha confermato la necessità di partner fuori del settore automotive: “Abbiamo accordi con Google per l’elaborazione di data con Nvidia per l’intelligenza artificiale e Aurora per lo sviluppo di sistemi di guida autonoma”. Una lista che sembra destinata ad allungarsi presto.