In Europa è strage di bambini sulle strade. Tra il 2007 e il 2016, 8.000 under 14 sono morti per incidenti, di cui il 50% in auto, il 33% pedoni e il 13% in bicicletta. Il grido d'allarme arriva dal "Rapporto sulla sicurezza dei bambini" presentato dallo European Transport Safety Council, organismo internazionale di cui per l'Italia fa parte anche l'ACI.
Nonostante gli sforzi del Piano nazionale della Sicurezza Stradale "Orizzonte 2020", realizzato dal governo italiano accogliendo gli indirizzi della Comunità Europea, nel nostro Paese le giovani vittime della strada nel corso del solo 2016 sono state 49.
Interventi necessari
Nel segnalare i dati, l'European Transport Safety Council individua anche le iniziative da intraprendere per combattere il fenomeno. Prima fondamentale misura suggerita, l'adozione di più stringenti limiti di velocità. Per questo l'Etsc si appella alla Commissione Europea affinché renda obbligatorie tecnologie come l'Intelligent Speed Assistant (Isa) e l'Automated Energy Breaking (Aeb). Proposte anche più "zone 30" in prossimità delle scuole.
Altro fronte caldo quello dei seggiolini. Etsc ricorda le statistiche dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che confermano come un uso corretto di questi dispositivi garantisca l'80% di probabilità di salvarsi la vita in caso di incidente. Nonostante questo in molti Paesi Ue l'uso dei dei sistemi di ritenuta per i bambini non è adeguatamente sostenuto con campagne di sensibilizzazione. L'Etsc, inoltre, invita tutti gli stati europei a seguire l'esempio di Cipro, Croazia, Gran Bretagna, Polonia e Portogallo che hanno ridotto l'iva sui seggiolini.