Italiani sempre più consapevoli che, per sconfiggere traffico e smog, bisogna usare modi di trasporto diversi dall'auto: lo conferma uno studio sulla mobilità sostenibile nelle 14 città metropolitane del Paese realizzato da Anci (l'associazione del comuni) e Swg (società di ricerca e indagini di mercato).
Mezzi pubblici bocciati
Stando all'indagine, il 55% dei nostri connazionali è convinto che una delle priorità sulla quale è necessario investire è dotare le città di modalità di spostamento alternative all'automobile, a cominciare dal trasporto pubblico locale: il 78% degli intervistati dichiara che tram, bus e metrò dovrebbero essere più puntuali, frequenti e meno affollati. Non a caso, solo il 33% degli italiani si ritiene soddisfatto del servizio e tre quarti di loro abitano al nord: tra i più "contenti" i milanesi (75%) e i bolognesi (73%), mentre al centro e al sud il 67% del campione dà un giudizio negativo.
Più bici in città
A fronte di un trasporto pubblico carente, la ricerca conferma che gli italiani usano sempre di più la bicicletta per spostarsi nella propria città: nel 2017, i ciclisti urbani, quelli cioè che utilizzano quotidianamente le due ruote, sono cresciuti di 10 punti percentuali rispetto al 2016, passando dall'8 al 18%, mentre aumenta anche il numero di chi prima non andava mai in bici e ora la prende almeno una volta alla settimana (dall'8% del 2016 al 21% del 2017).
La sfida dei comuni
"Nelle grandi città il traffico è tra i problemi più sentiti", ha commentato Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale dell'Anci e sindaco di Catania, "per i Comuni risolvere questo problema è una grande sfida: serve una nuova cultura della mobilità e decisioni in grado di cambiare le abitudini dei cittadini, ma soprattutto dobbiamo lavorare per rendere gli spazi urbani sempre più a misura d'uomo, puntando sul verde e sulle passeggiate che migliorano la nostra salute".
"Ma il capitolo più impegnativo per le amministrazioni locali", ha concluso Bianco, "è individuare gli strumenti idonei a incentivare i mezzi pubblici e le biciclette e disincentivare l'uso dell'auto che produce congestione e inquinamento. Strategia, programmazione e comunicazione sono le parole chiave di questa rivoluzione culturale".