E' Volvo, è familiare, è sicura ed è (anche) ibrida. Arriva la nuova generazione della V60, la station wagon del marchio svedese - di proprietà dei cinesi di Geely - che sarà presentata ufficialmente al Salone di Ginevra (8-18 marzo).
Versione elettrificata
La rinnovata V60, erede della familiare che ha visto la luce nel 2010, è costruita sulla piattaforma Spa (Scalable Product Architecture), che condivide con la "sorella" XC60 e le ammiraglie della serie 90. Uguali anche i motori, a partire dalle due versioni a benzina, T5 da 250 cavalli e T6 da 310. Disponibili sulla V 60 anche due motori diesel, il D3 da 150 cavalli e il D4 da 190.
Volvo conferma l'impegno preso di elettrificare l'intera gamma a partire dal 2019. La V60, quindi, viene presentata anche con una doppia versione ibrida a benzina plug in: i motori, entrambi abbinati alla trazione integrale, sono il T6 Twin Engine da 340 cavalli e il T8 Twin Engine da 390 cavalli.
Massima sicurezza
Come tradizione del marchio svedese la sicurezza è una caratteristica irrinunciabile. La V60 è dotata del City Safety, un sistema di frenata automatica con riconoscimento di pedoni, ciclisti e animali che è in grado anche di ridurre le conseguenze di un eventuale impatto frontale. Di serie anche il sistema Pilot Assist che assiste chi guida in fase di sterzata, accelerazione e frenata fino alla velocità di 130 chilometri orari. Tra le altre funzionalità disponibili i dispositivi Run-off Road Mitigation che riduce gli impatti in caso di uscita di carreggiata e l'Oncoming Lane Mitigation che corregge automaticamente la sterzata e riporta l'auto in corsia. Opzionale il Cross Traffic Alert che contribuisce a innalzare i livelli di sicurezza dentro e fuori il veicolo.