Toyota e Uber lavorano insieme per sviluppare la tecnologia dell'auto autonoma. La conferma di una collaborazione già in atto - anche se non se ne conoscono precisamente i dettagli - viene da una immagine pubblicata sul suo profilo twitter dal ceo dell'azienda californiana Dara Khosrowsahi ritratto in Giappone insieme ai vertici del marchio automobilistico, il presidente Akio Toyoda e il vice Shigeki Tomoyama.
Insieme per l'autonoma
I rapporti tra i due colossi non sono una novità. Nel 2016 Toyota ha acquisito una quota azionaria di Uber, anche se non sono mai stati diffusi i particolari dell'operazione e non si conosce quindi il peso del marchio auto tra gli azionisti della società di ride hailing.
Quello che si sa è che - dopo la conclusione della vicenda giudiziaria che ha contrapposto Uber a Waymo, sanata con una compensazione in azioni di 245 milioni di dollari a favore della società di Google - Khosrowsahi e i suoi sono al lavoro per progredire nello sviluppo della guida robot. Per il ceo di Uber, parlando agli azionisti all'inizio della settimana, "dobbiamo essere sicuri di avere accesso a tutte le tecnologie necessarie per la guida autonoma. Possiamo sviluppare il nostro progetto - come stiamo facendo - lavorando contemporaneamente a fianco di altri soggetti interessati. Toyota è un nostro partner privilegiato anche in questo settore".
Ancora in Asia
La visita in Giappone di Khosrowsahi è servita a confermare anche che Uber non ha intenzione di abbandonare il mercato asiatico del ride hailing - cioè del servizio taxi con auto private - nonostante voci in proposito si rincorrano con molta frequenza e l'uscita dalla Cina.
In questo settore la concorrenza in Giappone è spietata. La Nihon Kotsu Co. - la principale azienda di taxi di Tokyo - ha da poco lanciato una propria app e anche i cinesi di Didi Chuxing hanno stretto un'alleanza con un operatore nipponico, Dalichi Koutsu Sangyo per sviluppare un proprio servizio. Dal canto suo Sony ha chiuso un accordo con altri sei operatori che gestiscono una flotta di oltre 10.000 auto pubbliche nella zona di Tokyo e ha annunciato che sta studiando una propria app dedicata al ride hailing.
Dopo il Giappone Dara Khosrowsahi si recherà in India dove Uber è alle prese con la concorrenza della start up locale Ola.