Ultimo aggiornamento  04 giugno 2023 02:31

Telefono alla guida, la mappa delle multe.

Valerio Antonini ·

L’Automobile Club di Germania (Adac) ha comparato le multe calcolate in euro - quindi senza tenere conto delle eventuali altre sanzioni, come la sospensione della patente -  tra i 29 principali Paesi europei che hanno legiferato in materia di uso del cellulare alla guida.

L’Adac ritiene (a ragione) che le distrazioni dovute all’uso del telefono al volante siano una delle principali cause di incidenti, al pari della guida in stato di ebbrezza.

Multe fino a 1.100 euro

Stando ai dati raccolti dal club tedesco le multe più salate vengono notificate in Gran Bretagna, dove possono arrivare fino a 1.100 euro, seguite da quelle in Estonia dove raggiungono i 400 euro a parità di valore d'acquisto.

Più morbide, invece, le contravvenzioni in Lettonia e Bulgaria dove non superano i 20 euro. Nei paesi scandinavi, tra i più severi in termini di viabilità, le sanzioni vanno da 160 a 200 euro, mentre in Islanda si fermano a 40.

E l’Italia?

Nel nostro Paese, stando all’articolo numero 173 del codice della strada, le multe per chi fa un uso improprio del telefono alla guida partono da 160 euro e possono arrivare fino a 646. Inoltre si può applicare la sospensione della patente, da uno a tre mesi, qualora si compia un’ulteriore violazione nel corso dei successivi due anni.

Come in altri Paesi è consentito l’uso di auricolare o viva voce. E’ invece vietato utilizzare qualsiasi altra funzione dello smartphone: distogliere lo sguardo dalla strada per intervenire sul display del cellulare anche senza essere impegnati in una telefonata, è considerato altrettanto pericoloso se ciò comporta togliere una mano dal volante.

Stop alla legge

Nel 2017 il deputato Pompeo Meta aveva lanciato la proposta per aggravare le sanzioni per chi fosse stato colto alla guida con il cellulare. Con il disegno di legge, le multe sarebbero schizzate a 1.294 euro per la prima contestazione e fino a 2.588 per le successive. Difficoltà burocratiche e la fine della legislatura hanno però decretato lo stop al progetto legislativo.

Continuano, in ogni caso, gli sforzi per sensibilizzare gli automobilisti a una guida più responsabile. L'anno passato ACI, a questo proposito, ha lanciato la campagna #MollaStoTelefono#GuardaLaStrada per aiutare in particolare i più giovani a comprendere i rischi che si corrono con comportamenti superficiali al volante

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