"La bici a Firenze potrebbe davvero diventare un'alternativa valida per spostarsi in tutta la città, a patto di creare le condizioni affinché ci si possa muovere agevolmente e in piena sicurezza". Per questo, ci dice Stefano Giorgetti, assessore alla Mobilità del capoluogo toscano, la giunta ha deciso di dare il via libera al progetto della "Bicipolitana": un'infrastruttura che, finora, è stata collaudata solo a Pesaro. Il modello fiorentino prevede il collegamento delle piste attualmente esistenti, 90 chilometri in tutto, e l'aggiunta di ulteriori 25 chilometri di percorsi riservati alle due ruote.
Bici al posto dei vagoni
"Si tratta di una rete integrata di ciclabili, capillare sul territorio e al riparo dai rischi del traffico", ci spiega l'assessore, "L'idea è creare una grande infrastruttura che funzioni come una metropolitana, solo che al posto dei vagoni si muovono le bici". Il progetto era stato già pensato in Comune, poi la Fiab Toscana (l'associazione amici della bicicletta), insieme a Legambiente, lo ha schematizzato in una mappa e reso leggibile a tutti: la rete è composta da otto linee, ognuna con un colore diverso, che si estendono in senso longitudinale e trasversale per tutta la città, fino ad alcuni comuni limitrofi.
Le linee del progetto
Si inizierà dalla linea rossa, da San Donato a Sorgane, e dalla blu, Piagge-Varlungo che dovrebbero essere completate entro il prossimo anno. "Questi tracciati", spiega Giorgetti, "toccano aree importanti della città, come l'università, la sede della Regione e, ovviamente, i siti di grande attrazione del centro". In generale, il progetto prevede interventi per il collegamento, la manutenzione e la messa in sicurezza delle piste esistenti, la creazione di nuove tratte e il rifacimento di tutta la segnaletica con l'installazione di cartelloni per indicare ai ciclisti, oltre alle fermate e alle diverse destinazioni, anche la durata del percorso in base alla velocità di marcia.
"La linea rossa, per esempio", puntualizza l'assessore, "è lunga 14 chilometri: se si pedala a 12 chilometri orari, ci vogliono 70 minuti per percorrerla tutta, che diventano 50 minuti se si marcia a 15 chilometri orari. Insomma, si tratta di tracciati alla portata di tutti che non presentano difficoltà lungo il cammino".
Due ruote intermodali
L'intento, comunque, è realizzare un'infrastruttura funzionale sia a chi usa la bicicletta per spostamenti medio-lunghi sia per coprire il cosiddetto ultimo miglio: per questo, in molti punti, le otto linee della Bicipolitana coincidono con le fermate dei bus e del nuovo tram sui quali è possibile portare a bordo la bici, in un'ottica di intermodalità con i mezzi pubblici. Il comune investirà circa 5 milioni di euro per la realizzazione dell'opera, di cui un milione solo in manutenzione dei percorsi esistenti.
Il fenomeno Mobike
Quanto ai tempi, il programma prevede, nell'arco del prossimo biennio, la costruzione di 18 nuovi chilometri di piste in area urbana a cui si aggiungeranno 7 ulteriori chilometri realizzati nei parchi e in aree fluviali. "Oggi, conclude Giorgetti, "a Firenze si contano circa 15 mila ciclisti urbani: con la Bicipolitana vogliamo arrivare almeno al doppio, spostando su due ruote una quota di cittadini che usano l'automobile per spostarsi nel raggio di 5 chilometri al massimo. Le premesse non mancano: il successo di Mobike, l'operatore di bike sharing a flusso libero che, a cinque mesi dal debutto a Firenze, conta già più di 130 mila iscritti, dimostra che la domanda di mobilità ciclistica è in crescita".