Anche Roma si iscrive all'albo delle città nelle quali il servizio di bike sharing subisce l'attacco di ignoti vandali. Nella Capitale alcune due ruote dei nuovi servizi di condivisione "free floating" (nel quale non è necessario riportare la bicicletta presso un determinato parcheggio, ma la si può lasciare dove si desidera) di Obike e Gobee.bike sono state lanciate addirittura nel Tevere, da dove sono riaffiorate.
La stessa cosa era successa, nelle settimane passate, a Milano, dove sono stati ritrovati diversi mezzi semi affondati nei Navigli, in pieno centro. Segnalazioni simili si sono avute anche a Firenze e Torino.
20.000 corse
Secondo le aziende che offrono il servizio nella Capitale, il 5% dei mezzi a disposizione risulta gravemente danneggiato dopo soltanto alcune settimane di utilizzo. Su un totale di 1.700 bici in servizio a Roma, 80 sono state rubate, rese inutilizzabili o, nel peggiore dei casi, gettate nel Tevere.
Nonostante tutto, i nuovi servizi di bike sharing nella Città Eterna stanno ricevendo un notevole numero di consensi. In appena due mesi, stando ai dati di Obike Italia, sono già 20.000 le corse effettuate dai romani e dai turisti in visita.
Numeri alti
L’Italia è il Paese in Europa con il più alto numero di servizi per la condivisione delle due ruote: in totale se ne contano almeno 200 che servono 150 differenti comuni, sia grandi che medio piccoli. Si calcola che il 18% della popolazione italiana viva in zone servite da questo tipo di offerte, con il nord a fare da traino. In particolare i servizi a flusso libero sono in crescita.