La guida autonoma colpisce ancora, stavolta nel verso senso della parola. A San Francisco è in corso una battaglia legale tra un motociclista e General Motors, costruttore dell'auto robot coinvolta in un incidente durante i test nella città californiana. Il pilota della due ruote afferma che il mezzo driverless lo abbia colpito dopo una manovra azzardata, nell'intento di cambiare corsia.
Il fatto
Il motociclista, Oscar Nilsson ha ricostruito nei particolari l'accaduto alle autorità: l'autonoma Chevy Bolt stava iniziando a cambiare corsia quando in un istante ha deciso di tornare nuovamente nella precedente, colpendo inavvertitamente la moto e facendola cadere a terra. Il rapporto della polizia stradale accusa Nilsson, colpevole di aver tenuto la necessaria cautela alla guida.
Diverse le reazioni degli esperti del settore: quasi tutti avvertono che, tralasciando di chi sia la colpa, c'è ancora da lavorare per raggiungere un'automazione completa dei veicoli robot: "Alcune Case dicono di avere la tecnologia del pilota automatico, ma questo non significa che l'umano a bordo non debba controllare più il mezzo", ha dichiarato Debbie Hersman, presidente e ceo dell'organizzazione statunitense National Safety Council.