"Incrementare l'uso della bicicletta non significa criminalizzare l'automobile, così come la realizzazione di nuove ciclabili non danneggia né le persone né il commercio": l'assessore alla Mobilità di Pescara, Stefano Civitarese, non ci sta e controbatte alle polemiche sollevate da un gruppo di cittadini e negozianti che ha presentato un manifesto contro la pista ciclabile di via Leopoldo Muzii.
I motivi della protesta
L'opera in questione rientra nelle infrastrutture previste da "Bici in rete", un progetto già approvato e finanziato (250 mila euro l'anno) con fondi comunali, regionali ed europei e condiviso con la cittadinanza. I motivi del dissenso, in sostanza, riguardano il fatto che, con il nuovo tracciato per le bici, verrà sottratto spazio alla circolazione e alla sosta delle automobili e ciò, a detta della comunità locale, provocherebbe gravi disagi alla vita del quartiere, come "minore o nulla libertà di circolazione", "ritorno alla vita di paese tipica dell'800", "difficoltà a mantenere rapporti familiari e sociali", "ghettizzazione", "crollo del valore per case e negozi".
La replica del Comune
"Fino a prova contraria", ci spiega l'assessore Civitarese, "limitare l'utilizzo dell'automobile non significa morte sociale e tantomeno marginalizzazione, declassamento dei luoghi e degli affari o ritorno al tempo in cui le auto erano un'evoluzione delle carrozze che pochi potevano permettersi. Bici in rete, di cui fa parte la ciclabile di via Buzii, rientra nel Piano urbano di mobilità sostenibile di Pescara e, in quanto tale, punta a migliorare la vita dei cittadini e non il contrario".
"Mi preme aggiungere", sottolinea l'assessore, "che in tutte le realtà urbane, grandi e piccole, in Europa e in Italia, in cui le persone si riappropriano degli spazi pubblici, liberati dallo smog, dal rumore e dall'invadenza delle auto, a tranne vantaggio sono la salute e il benessere delle persone, le attività economiche e del commercio e l'intera città che diventa più bella e accogliente".
Un piano da difendere
L'assessore spiega che attraverso Bici in rete, un progetto integrato su tutto il territorio di ciclabili interconnesse, a Pescara nei prossimi mesi verranno realizzati 8.239 metri lineari di nuove piste che si aggiungeranno ai 28.389 metri già disponibili. L'obiettivo è disporre, entro il 2027, di mezzo metro di tracciato a cittadino, per un totale di 60 chilometri.
Dalla parte delle bici
"Un traguardo", conclude Civitarese, "che tutti dovremmo augurarci: abitanti, commercianti, istituzioni e comitati. Dobbiamo imparare a guardare più in là dei 200 metri intorno a casa: stando ai risultati di un recente studio realizzato nell'ambito del progetto europeo Pasta (Physical activity trough sustainable approaches) su sette città europee, tra cui Roma, Londra e Barcellona, una quota pari al 24,7% di spostamenti in bici in ambito urbano potrebbe evitare 10 mila morti premature l'anno".