Le auto equipaggiate con la tecnologia sono più sicure: lo dicono i dati - i più recenti sono quelli pubblicati nel Regno Unito, dove gli incidenti stradali sono diminuiti del 10% negli scorsi 5 anni grazie ai moderni sistemi di sicurezza - e lo ribadiscono due colossi del settore automotive, Continental e Bosch.
Entrambe le aziende hanno un programma chiamato "Vision Zero" basato su tre tecnologie chiave - sistemi di frenata avanzati, allerta del conducente e guida autonoma - per abbattere gli incidenti in linea con gli obiettivi dell'Unione europea, che vuole portare sotto quota 16.000 le vittime della strada contro quasi 55.000 del 2001.
Frenata di emergenza, anche sulle bici
Bosch, uno dei massimi produttori mondiali di componenti e tecnologie per auto, sta sviluppando un sistema di frenata automatica di emergenza (Aeb) evoluto e capace di identificare i ciclisti anche in condizioni di scarsa visibilità, di immissione da vie laterali o movimenti veloci della bicicletta grazie a telecamere con angolo visivo di 100 gradi e a chip più veloci nel computer dell'auto, così appena le lenti 'vedono' il pericolo, il sistema "capisce" di dover frenare. Anche le bici però devono essere più "tecnologiche": Bosch lavora a un sistema di frenata Abs per le biciclette, che aiuta a frenare più velocemente senza sbilanciare il veicolo. Altra tecnologia su cui lavora Bosch è il Reversing Aeb, sistema di frenata automatica per le auto che fanno marcia indietro: interviene se il conducente non ha visto un ostacolo, per esempio un bambino che attraversa all'improvviso durante la manovra.
Troppo stanchi. l'auto lo sa
La distrazione è la prima causa di incidente, osserva il colosso degli pneumatici e dei sistemi di sicurezza per veicoli Continental, che ha sviluppato tecnologie per monitorare il livello di attenzione del conducente e mandare messaggi di allerta, tramite vibrazioni al volante o al sedile, in caso di colpo di sonno o distrazione. Ciò è possibile grazie alle telecamere inserite nel cruscotto che analizzano il ritmo a cui le palpebre si aprono e si chiudono e captano la direzione dello sguardo (nel caso ci si metta a leggere il cellulare...). Le tecnologie di Continental sono anche in grado di far partire automaticamente le chiamate di soccorso. I sensori nel sedile in futuro serviranno anche ad aumentare il comfort per l'automobilista, calcolando parametri come l'umidità e la temperatura che suggeriscono al veicolo di regolare il climatizzatore.
Driverless, guardia sempre alta
I sistemi di allerta che Bosch e Continental stanno sviluppando servono anche ad accompagnare la transizione verso la guida 100% autonoma, quella di livello 5. Al momento, infatti, è disponibile sul mercato (teoricamente perché le norme non ne consentono l'uso sulle strade normali) solo un driverless parziale di livello 3, in cui l'automobile fa molto, ma non tutto da sola e il conducente deve restare vigile. Per questo i sistemi di analisi del conducente e di invio di messaggi di allerta diventano più sofisticati: le auto semi-autonome non ci regalano il lusso di essere distratti.
Smartphone e sicurezza? Solo con la app
Anche lo smartphone in auto può diventare alleato della sicurezza se serve come piattaforma che ci consegna messaggi utili, che ascoltiamo senza abbandonare il controllo del volante. E' il caso del sistema Wrong-way driver warning di Bosch, che avvisa l'automobilista tramite una app sul cellulare che ha imboccato una strada nel senso vietato. In Germania sono 2.000 gli automobilisti che restano uccisi perché viaggiano nel verso opposto al senso di marcia, osserva l'azienda. In Italia, secondo l'ultimo rilevamento Aci-Istat, distrazione, mancata precedenza e velocità elevata sono le prime tre cause di incidente; nei primi sei mesi del 2017 sulle strade italiane sono rimaste uccise 1.623 persone, +7,5% rispetto alla prima parte del 2016.