Con l'ok definito dell'Antitrust e un aumento di capitale pari a 2,8 miliardi di euro da parte del ministero Economia e finanze, Anas, la società pubblica delle strade, entra ufficialmente a far parte delle Ferrovie dello stato: "Nasce così il primo polo integrato in Europa di strade e ferrovie", hanno commentato i vertici di Anas e Fs.
Un super polo strada-rotaia
Si tratta di un super gruppo che ora vanta 44 mila chilometri di rete e 108 miliardi di investimenti nell'arco del prossimo decennio, mentre già da quest'anno potrà contare su 11,2 miliardi di fatturato, 8 miliardi di investimenti e risparmi dell'ordine di 800 milioni. La fusione per Anas significa poter raddoppiare in tre anni le proprie capacità di spesa, da 1,5 miliardi a 3 miliardi di euro: "Questo ci permetterà", ha sottolineato l'amministratore delegato, Vittorio Armani, "di non dover presentarci ogni anno col cappello in mano per chiedere risorse allo stato e di poter meglio programmare gli investimenti per nuove opere e interventi di manutenzione".
Integrazione a tutto campo
"La parola d'ordine su cui sui fonda la nuova realtà", ha continuato Armani, "è l'integrazione: ne abbiamo urgente bisogno, perché per funzionare le infrastrutture devono essere concepite in un'ottica intermodale, altrimenti si creano enormi diseconomie. Mi riferisco da alcuni interporti, stazioni ferroviarie, porti e aeroporti che sono stati costruiti senza i necessari collegamenti, stradali e ferroviari, generando enormi sprechi di risorse oltre che disagi agli utenti".
Scambio di tecnologie
Il sodalizio tra i due gruppi permetterà inoltre di sfruttare il reciproco know how tecnologico. "Le nuove tecnologie", ha puntualizzato Armani, "sono un altro punto di forza della sinergia con le Fs che hanno un'enorme esperienza nel settore dell'elettrificazione. Ci attende la sfida della mobilità sostenibile che è trasversale, riguarda le ferrovie come le strade". Due i progetti allo studio: rendere più ecologico il trasporto merci su strada e preparare le infrastrutture per l'auto elettrica e soprattutto autonoma: "Dobbiamo vincere questa sfida e dimostrare di essere all'avanguardia", ha aggiunto Renato Mazzoncelli, amministratore delegato di Fs.
Matrimonio intelligente
In materia di sistemi intelligenti, uno dei prossimi appuntamenti è il progetto smart road che interesserà a breve 3 mila chilometri della rete Anas, a cominciare da un tratta della nuova autostrada A3 del Mediterraneo. Una delle sperimentazioni riguarderà il trasporto merci, grazie all'accordo che Anas ha siglato con Scania per integrare alle strade intelligenti le informazioni generate dai nuovi sistemi di connessione installati sui nuovi camion della Casa svedese dotati di motori ibridi diesel/elettrico. "Tecnologia e connettività", ha concluso Armani, "significa una maggiore capacità di gestire l'infrastruttura, e gli imprevisti e, quindi, ottimizzare il traffico, abbattere l'inquinamento e aumentare la sicurezza sulle nostre strade"