Il Consumer Electronics Show (Ces) in corso a Las Vegas apre le porte alla tecnologia più avanzata, in grado di salvare la vita dei bambini accidentalmente dimenticati nelle automobili parcheggiate. Negli Usa, nel corso del 2017, i decessi attribuibili a questa causa sono stati 38.
La soluzione potrebbe essere offerta da "Guardian", un sistema brevettato e presentato in Nevada dalla start up israeliana "Guardian Optical Technologies", fondata nel 2014 dall'ingegnere Gil Dotan: si tratta di una rete di sensori posti all'interno dell'abitacolo, in grado di rilevare ogni minimo movimento, distinguendo tra le persone e gli oggetti e, in caso, di allertare sulla presenza di qualcuno a bordo
Come funziona
La tecnologia può rilevare un movimento fino ad una scala ridottissima: può, per esempio, distinguere il battito cardiaco di un bambino o il respiro di un adulto. Il sensore principale è posizionato al centro della cabina dell'auto. Se per errore un bambino dovesse restare chiuso nell'auto "Guardian" è in grado di riconoscere la situazione e di attivare una serie di allarmi, a iniziare dal suono del clacson.
"Molte aziende e start-up del settore automobilistico - ha affermato nel corso della presentazione del sistema Gil Dotan - sono impegnate nella prevenzione degli incidenti mentre la vettura è in movimento. E' altrettanto importante soffermarsi anche su questo aspetto. E' una situazione terribile, nella quale nessuno vorrebbe mai trovarsi. Il numero delle piccole vittime causate dai colpi di calore va azzerato il prima possibile."
Presto sulle auto
Fondata nel 2014 e con sede a Tel Aviv, Guardian Optical Technologies, sviluppa principalmente sensori ottici che monitorano l'interno delle auto e lavorano attivamente con altri sistemi di di sicurezza, come le cinture di sicurezza e airbag per proteggere chi guida e i passeggeri. Gil Dotan e il suo team si augurano di collaudare il dispositivo "Guardian" e di renderlo disponibile sulle auto entro il 2020.