L'obiettivo è usare la tecnologia di ultima generazione per alleggerire il traffico nelle strade più intasate della Capitale dove ogni anno, per via degli ingorghi, i romani perdono 35 ore del proprio tempo che, secondo l'indagine Traffic Scorecad di Inrix, equivale al 23% del totale trascorso alla guida. Per questo, il Campidoglio ha dato il via libera all'installazione di semafori intelligenti: per ora si tratta di 42 impianti che sono entrati in funzione in vie e punti critici dei quartieri Flaminio, Parioli e Prati, ma l'idea è quella di estenderli in altre aree della città, anche per agevolare il transito dei mezzi pubblici.
Stop a code e ingorghi
Al Comune spiegano il funzionamento del nuovo sistema: una sorta di lettori elettronici installati sotto al manto stradale registra il numero dei veicoli che passano in quel determinato tratto di strada, comunica i dati a una centrale operativa collegata al nuovo impianto semaforico che, a sua volta, sempre in automatico, regola il "rosso" o il "verde", in base alle condizioni del traffico.
Precedenza ai mezzi pubblici
"E' uno dei tasselli importanti per il nostro piano di mobilità sostenibile e intelligente", ci ha detto Linda Meleo, assessore della Città in movimento, "questo tipo di tecnologia è in grado di evitare ingorghi e fluidificare la circolazione. Ma il nostro intento è dare priorità al transito dei mezzi pubblici per renderli più veloci e puntuali e convincere i romani a usare di più bus e tram al posto dell'auto".
Tra gli incroci dove sono in funzione i nuovi impianti semaforici, il Campidoglio segnala le intersezioni tra piazzale Parco della Rimembranza e Viale Pilsudski, Viale Parioli e via Boccioni, Lungotevere Flaminio con ponte Duca d'Aosta e con Largo Antonio Sarti, ponte Duca d'Aosta e piazza de Bosis, viale delle Belle Arti e viale Bruno Buozzi, piazzale Manila con via Flaminia e via Fracassini, viale Tiziano e piazzale Ankara, via Cola di Rienzo con via Virgilio e con piazza della Libertà.