"E' una rivoluzione copernicana, a partire dall'articolo 1 che sancisce non solo che la bicicletta è un mezzo di trasporto a tutti gli effetti, ma che va promosso il suo uso sia per esigenze quotidiane che per attività turistiche e ricreative". Esulta Giulietta Pagliaccio, presidente Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) alla notizia che la mobilità ciclistica è diventata legge. "Una buona legge", ci dice, "e almeno su questo non siamo gli ultimi della classe: molti paesi europei ci stanno chiedendo di visionare il testo perché vogliono replicarlo in casa loro".
Svolta storica in città
Il nuovo provvedimento definisce anche le infrastrutture al servizio della bici e le relative specifiche costruttive (distinguendo, per esempio, tra ciclovie, strade a basso traffico e zone 30), detta le linee del Piano generale della mobilità ciclistica e una serie di adempimenti che i comuni dovranno assolvere per favorire l'uso e il parcheggio delle due ruote in ambito urbano. "E' una svolta storica", ribadisce Giulietta Pagliaccio, "che premia i dieci anni di lavoro svolto per dare alla bici il ruolo che le spetta e che ha anche un enorme significato politico: c'è stata piena convergenza tra i partiti sul fatto che la mobilità ciclistica è un tema cogente se si vuole risolvere il problema delle città, prevenendo però i rischi che corrono i ciclisti nel traffico".
14,8 milioni per la sicurezza
Contestualmente all'approvazione della legge, Graziano Delrio, ministro Infrastrutture e trasporti, ha stanziato 14,8 milioni di euro a favore dei comuni con più di 20 mila abitanti da spendere per proteggere chi si sposta in bici o a piedi, specialmente nei punti più pericolosi per questa tipologia di utenti (gli incroci, per esempio). Le risorse, stabilite con apposito decreto ministeriale, saranno ripartite tra le regioni e comprendono la realizzazione di 70 piste e percorsi ciclabili dotati di attraversamenti protetti e altri interventi pro sicurezza.
Par condicio bici e auto
"La mobilità ciclistica è una priorità in ambito urbano", ha sottolineato il ministro Delrio, "e ora, grazie alla nuova legge, la Cenerentola dei trasporti, la bici, assume pari dignità rispetto agli altri mezzi di trasporto, in città, in periferia e nei percorsi turistici. E' uno scatto culturale e le risorse che abbiamo stanziato a favore di questa fondamentale alternativa di spostamento vanno proprio nella giusta direzione: per avere più ciclisti dobbiamo avere più piste ciclabili e infrastrutture a prova d'incidente".