Nei primi mesi del 2017 un'automobile con guida autonoma di Cruise Automation - di proprietà di General Motors - è stata coinvolta in un incidente con un motociclista vicino San Francisco. Solo pochi giorni fa è stata rivelata pubblicamente la notizia. Secondo la ricostruzione del Californian Department of Motor Vehicles (Dmv), è stato però il pilota della due ruote a essere il responsabile dell'accaduto.
La ricostruzione
Nel rapporto si legge che l'auto senza conducente stava viaggiando in una strada a tre corsie, precisamente in quella centrale, nei pressi della zona di Lower Haight a San Francisco. Mentre il traffico davanti a sé aumentava progressivamente e diminuiva la velocità, la vettura autonomamente decideva di spostarsi verso la corsia di sinistra per evitare la coda. L'intelligenza artificiale, però, constatando che la corsia di sorpasso era più affollata, ritornava sui suoi passi, virando nuovamente verso il centro. Nel frattempo la moto, da destra, si stava immettendo verso sinistra. I due veicoli inevitabilmente si sono colpiti, causando la caduta del pilota che ha riportato ferite gravi.
Gm si difende
La Cruise Automation, in riferimento a questo accaduto, ha tenuto a precisare in una nota: "Testiamo le nostre auto a guida autonoma in ambienti cittadini difficili e imprevedibili proprio perché, così facendo, possiamo perfezionare una tecnologia migliore e più sicura. In questo caso, il motociclista si è fiondato nella nostra corsia prima che fosse sicuro di farlo." La velocità dell'autonoma in quell'istante risultava di circa 20 chilometri orari, mentre la due ruote viaggiava a 30 chilometri all'ora.
La minaccia dell'imprevisto
Solo nel 2017, ci sono stati in totale 14 incidenti che hanno coinvolto i veicoli di Cruise nella zona di San Francisco. C'è ancora molto dibattito sull'opportunità di dare il via libera alle automobili con guida autonoma. La gestione degli eventi improvvisi - anche in riferimento a questi episodi - non è impeccabile. Questi mezzi risultano ancora troppo acerbi per essere gestiti solamente da un algoritmo e gli incidenti degli ultimi mesi hanno sollevato dubbi e perplessità.