La storia di Avionics inizia un paio d’anni fa, su una spiaggia del Mar Baltico. Due ragazzi polacchi, Jaromir Dziewic e Bartek Bialas, discutono delle analogie fra il volo e l’andare in bicicletta. Le considerazioni in quelle chiacchierate sono alla base del loro primo progetto, la V1, una bicicletta elettrica minimalista.
Acciaio e legno
All’apparenza molto leggera, la V1 è soprattutto una bicicletta retrò, che però si serve di un’elettronica attuale. Come elemento dominante usa il telaio tubolare in acciaio, minimalismo estetico impreziosito da elementi in legno di Jatoba, al posto della più banale plastica. Il legno è stato utilizzato anche per il guscio del faro. Un mix originale, coerente con lo spirito ecosostenibile della V1 che va a zero emissioni. La batteria è nascosta in un elegante bauletto in legno, posizionato nella parte bassa del telaio: è agli ioni di litio, dovrebbe fornire un’autonomia prossima ai 120 chilometri ricaricandosi in 2-3 ore.
80 pezzi
Il motore, che funge da assistenza alla pedalata, è nel mozzo della ruota posteriore, e può spingere la bici fino a 58 chilometri all'ora. Velocità che, però, le farebbe perdere lo status di e-bike: questi mezzi, infatti, non possono superare i 25 chilometri all'ora e finirebbe per accomunarla ad uno scooter di 50 centimetri cubici. I freni a disco meccanici sono associati a entrambe le ruote di 26 pollici. C’è anche un sistema di recupero dell’energia, che agisce durante la fase di frenata.
L'Avionics V1 è, per ora, soltanto un prototipo. L'azienda è attualmente in modalità “crowdfunding”, sta cercando finanziatori: non si conosce, quindi, il prezzo definitivo della e-bike. L’idea è di costruirne al massimo 80 pezzi.