Una nuova ricerca proposta dall'Università di Waterloo in Canada potrebbe portare allo sviluppo di batterie per i veicoli elettrici, con tre volte l'autonomia rispetto a quelle disponibili attualmente.
L'innovazione riguarda l'uso di un composto chimico, formato da elementi di fosforo e zolfo, aggiunto al liquido elettrolitico che trasporta la carica all'interno degli accumulatori. La sostanza ricopre gli elettrodi come una membrana, estremamente sottile, ma in grado di proteggerli da un'esagerata corrosione che porta all'usura e rischia di provocare rotture e in casi estremi, incendi.
Pozione magica
Quanquan Pang - l'ingegnere che ha condotto la ricerca insieme al suo team - è convinto che in questo modo si potranno produrre batterie più economiche, sicure ma soprattutto con maggiore durata. Nel creare la tecnologia, Pang e altri ricercatori tra cui il supervisore Linda Nazar - professore di chimica alla Waterloo e con una cattedra di ricerca in materiali energetici allo stato solido - hanno superato tutte le sfide, sottoponendo gli accumulatori a cicli ripetuti di carica-scarica.