Ultimo aggiornamento  30 marzo 2023 00:15

Una Pepsi alla salute di Tesla.

Patrizia Licata ·

La strategia di Elon Musk funziona. In attesa di riuscire a sfornare la Tesla Model 3 a ritmi da produzione di massa, l'imprenditore fa soldi vendendo il futuro. Un mese fa, alla presentazione della Roadster 2, Musk ha fatto il colpo mettendosi in tasca un paio di milioni di dollari per i preordini di una macchina che non c'è, perché la nuova versione del classico di casa Tesla verrà consegnata nel 2020. Ora ecco l'altro asso nella manica: Semi, il suo primo camion. Sarà disponibile dal 2019, ma diversi gruppi della logistica e della grande distribuzione sono già nella lista dei clienti.

Tutti pazzi per Semi

Fra i primi a ordinare il camion elettrico (autonomia di 500 chilometri) e semiautonomo di Tesla è stato il produttore di birre Anheuser-Busch: ne ha chiesti 40 e ha versato l'anticipo di 5.000 dollari per veicolo sul prezzo finale di circa 150.000. Agli uffici commerciali di Tesla hanno fatto poi capolino anche Walmart, il re dei supermercati americani, che ha chiesto 15 Semi, e il colosso delle bibite gassate PepsiCo, che ha prenotato ben 100 camion.

Non finisce qui: DHL, il colosso della logistica, ha ordinato 10 Semi, Sysco (distribuzione alimentare) ne ha prenotati 50, JB Hunt Transport Services "svariati" (probabilmente 40), Loblaw (supermercati canadesi) 25, e così via. La lista si legge sul sito Jalopnik, in base a fonti della stampa (da Reuters a Wall Street Journal), e fra i tanti clienti viene inclusa un'azienda italiana della logistica, Fercam, che avrebbe prenotato un Tesla Semi. Si arriva a un totale di 267 camion Tesla ordinati e almeno 2 milioni di dollari che entrano adesso nelle casse dell'azienda (nel frattempo Musk ha pensato bene di aumentare la cifra necessaria per il preordine portandola a 20.000 dollari).

Un futuro senza diesel

Il resto dei soldi arriverà al momento della vendita, nel 2019, insieme, probabilmente, a molti altri clienti: tutte le aziende che hanno piazzato preordini per il Semi sono state spinte non tanto dall'obiettivo di dare lustro alla propria immagine quanto dalla volontà di ridurre le emissioni delle flotte di veicoli con cui consegnano merci. Musk ha detto che, su un percorso di 100 miglia e con carico completo (36.000 chilogrammi), il Tesla Semi ha un costo di gestione medio di 1,26 dollari per miglio contro 1,51 per un camion diesel. Ora l'imprenditore deve mantenere le sue promesse: su prestazioni e tempi di consegna

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