Enel non vuole perdere il treno della mobilità elettrica ed è disposta a scommettere sul successo delle vetture a batteria, portando il proprio contributo alla crescita infrastrutturale in Italia. Il piano strategico triennale di Enel 2018/2020 prevede investimenti per 300 milioni di euro - sui circa 7 miliardi destinati in totale al nostro Paese - per la realizzazione di 7.000 nuove colonnine entro il 2020 che si aggiungeranno alle 900 oggi operative. Già in cantiere, poi, uno sforzo ulteriore con il raddoppio dei punti di ricarica nel biennio successivo, per arrivare quindi a 14.000 colonnine entro il 2022.
Tra città e autostrade
Le colonnine saranno distribuite sul territorio in modo da ottimizzarne l'utilizzo. Il 22% verrà realizzato nelle aree metropolitane, il 58% in città, mente il restante 20% andrà a coprire le autostrade. Questa rete verrà gestita attraverso l'Electro Mobility Management System, che consente di monitore le postazioni da remoto.
Elettrificare l'Italia
La posizione di Enel sul futuro della mobilità a batteria è stata messa in chiaro nel corso della presentazione del piano triennale dall'amministratore delegato Francesco Starace: "Gli investimenti ora vanno spostati sulla mobilità. E' chiaro che ci vorrà qualche anno prima che l'auto elettrica si imponga al grande pubblico, ma noi vogliamo esserci prima che ci arrivino i concorrenti".
Starace ha anche indirettamente risposto alle affermazioni dell'amministratore delegato di Fca Marchionne, che era arrivato a definire l'auto elettrica "una minaccia mondiale, per le enormi quantità di energie e di emissioni inquinanti causate dal processo di produzione". "Ho visto un costruttore tedesco - ha risposto Starace da Londra - annunciare 34 miliardi di investimenti per i nuovi modelli elettrici. Non credo stiano facendo un errore così clamoroso".