La Honda CB1000R si è rifatta il look. Esteriormente ma non solo. Il telaio monotrave è nuovo e il motore quattro cilindri in linea, di 998 centimetri cubici guadagna nel valore di potenza massima. In questo caso la crescita è esattamente di 20 cavalli, che porta il totale a 145. Una quantità generosa che fa immaginare ad un uso sportivo della CB1000R, soprattutto fra le curve e i pendii fuori città. Divertimento assicurato.
Una linea nuova
I designer Honda hanno volutamente ritratto questa due ruote come una distinta “signora” degli anni ’70, perseguendo la linea dei “Neo Sports Cafè”, modelli naked concepiti per essere, contemporaneamente, eleganti e “muscolari”. Coerentemente priva di qualunque protezione aerodinamica, la CB1000R vanta un motore migliorato anche nei valori di coppia motrice, più precisamente quelli ai regimi intermedi, particolarità che ne può facilitare la fruibilità su strada. Le gestioni combinate dell’erogazione della potenza, dell’intervento del freno motore e di quello del controllo di trazione, sono regolate da tre diversi Riding Mode - Rain, Standard e Sport, livelli questi che sono preimpostati - mentre un quarto (User) permette di personalizzare ogni parametro e la loro azione collegata. I rapporti del cambio sono più corti, la frizione è servita dal dispositivo antisaltellamento. L’impianto frenante vanta pinze ad attacco radiale, le sospensioni Showa sono regolabili.
A dieta
La nuova CB1000R è anche più leggera di 12 chili. Per evidenziare il corto codino, il portatarga è stato fissato al monobraccio, che è in lega leggera. Tutte le luci sono a Led; il disegno del faro anteriore è caratterizzato da un “anello di luce” a forma di ferro di cavallo. Il quadro strumenti, riprendendo il minimalismo generale, è compatto e aderente alla piastra di sterzo. Honda, per questa nuova versione di CB1000R dichiara un consumo medio di 17,2 chilometri al litro. Sarà in vendita da marzo 2018. Il prezzo non è ancora noto, ma ipotizziamo che non supererà i 13.000 euro.