In poche ore la mobilità elettrica sembra aver preso finalmente la giusta direzione. A Ecomondo, la fiera italiana più importante sulla green economy che si svolge a Rimini, gli assessori alla mobilità di Milano e Roma hanno confermato con forza la voglia di cambiamento: per entrambe entro il 2030, centro chiuso al traffico di veicoli con motore a combustione, benzina e diesel che sia, e accesso libero solo per mezzi elettrici. Per far questo, a Roma sono state annunciate anche almeno 700 colonnine di ricarica entro il 2020. A Milano dal 2025 saranno poi acquistati solo nuovi bus elettrici.
L'annuncio dell'Enel
Giusto il tempo di qualche giro di lancetta di orologio e, a Vallelunga, l’Enel in un evento-show ha presentato il suo piano: 7 mila punti di ricarica in Italia entro il 2020. Diventeranno 14 mila solo due anni dopo.
La Commissione europea all'attacco
In mezzo Bruxelles. La Commissione europea ha dettato la sua agenda nella lotta alla riduzione della CO2: nel 2025 le emissioni, rispetto al 2021, dovranno essere tagliate del 15%, nel 2030 si dovrà arrivare al 30%. L’industria automobilistica aveva fissato al 20% la quota prevista nel 2030. È probabile che le due parti si accordino al 25%. Non entro nel merito se questa sia una scelta al ribasso o condivisibile, di certo però, qualunque sia la decisione finale, non si potrà raggiungere l’obiettivo senza elettrificare la gamma. Ibride, ibride ricaricabili plug-in, elettriche e a idrogeno (nel 2030 il fuel cell potrebbe iniziare a giocare la sua partita) saranno protagoniste.
Tutto in meno di 24 ore. Le più elettriche di sempre.