Il piano di rinascita di Opel, venduta da Gm a Psa nel marzo scorso dopo anni di perdite colossali, prevede un cambio di marcia deciso verso l’elettrificazione di tutta la gamma, una accelerazione sull’uso di piattaforme francesi per le macchine tedesche, un forte taglio dei costi ma non licenziamenti brutali, tanto temuti. Per i dipendenti Opel sono previste riduzioni da ottenere con “misure innovative di intervento sull'orario di lavoro”, incentivi a lasciare, prepensionamenti. Il tutto con una “chiara direzione” a non chiudere fabbriche. Non era scontato.
Tavares: “Si decide in Germania”
Carlos Tavares, numero uno di Psa, e Michael Lohscheller, a capo di Opel, hanno tenuto insieme nel quartier generale di Opel a Ruesselsheim la conferenza stampa per annunciare il nuovo piano, denominato in inglese Pace. "La situazione è drammatica, questo va detto senza giri di parole. Non possiamo perdere tempo, dobbiamo andare avanti subito", ha detto Tavares, sottolineando che non verranno tagliate le radici tedesche del marchio: "Prima veniva deciso tutto a Detroit, il centro delle decisioni oggi non è Parigi, ma Ruesselsheim". "Opel resta un autentico marchio tedesco anche sotto la guida francese", ha aggiunto Lohscheller.
I punti del piano sono diversi e indicano una direzione chiara per Opel: meno costi, più scommessa sul futuro dell’elettrificazione con l’obiettivo di essere profittevoli, sacrifici duri ma per ora non draconiani per fabbriche e lavoratori. Sarà una corsa contro il tempo, considerando anche che dopo il passaggio da Gm a Psa, le vendite di Opel sono calate.
La nuova Corsa sarà elettrica
Entro il 2024, si legge in Pace, tutti i veicoli Opel saranno a batteria. Che significa elettrici puri e ibridi plug-in. Entro il 2020 ci saranno già quattro linee di modelli, tra cui la nuova Corsa elettrica e il suv Grandland X ibrido plug-in. Entro la stessa data saranno 9 complessivamente i nuovi modelli del marchio tedesco. Il break even è stato tarato su una vendita annuale di 800.000 unità, meno di 1,16 milioni raggiunto l’ultimo anno. Il margine del 2% entro il 2020 e del 6% entro il 2026 resta scritto nero su bianco, mentre per il 2020 si corre per ridurre i costi di 700 euro per macchina prodotta. Tutti i nuovi prodotti Opel passeranno su architettura Psa prima del previsto, a cominciare dal 2019 con completamento nel 2027 e nel 2024 per quanto riguarda l’integrazione della tecnologia Psa.
Ruesselsheim centro tecnico globale per Psa
Sempre seguendo il piano, le sinergie stabilite prevedono per Opel un risparmio di 1,7 miliardi di euro entro il 2026, di cui 1,1 entro il 2021. Tutti i nuovi prodotti Opel saranno sviluppati a Ruesselsheim, il cui cuore tecnico diventerà un “centro di competenza globale” per Psa, cominciando da aree sensibili come celle a combustibile, guida autonoma e sistemi di assistenza alla guida. "Il piano Pace – sostiene Lohscheller – protegge i nostri dipendenti e indirizza Opel-Vauxhall verso una azienda sostenibile, profittevole, elettrificata e globale”. Una sfida enorme, visto l'andamento del marchio nell'ultimo decennio. Una sfida per l'intero gruppo carolingio Psa-Opel appena iniziata.