Waymo, lo spin-off di Google che si dedica allo sviluppo delle auto driverless, lancia da oggi in Arizona i test su strade pubbliche di veicoli cento per cento autonomi: sono aperti a tutti i residenti della cittadina di Chandler, nell'area metropolitana di Phoenix, e useranno minivan senza alcun conducente a bordo. Alla guida solo software, sensori e intelligenza artificiale.
Guida Waymo
L'annuncio è arrivato dal Ceo dell'azienda, John Krafcik, che ha parlato al Web Summit, maxi conferenza internazionale sulla tecnologia in corso a Lisbona. Fino ad oggi le sperimentazioni dei veicoli autonomi di casa Google si sono svolti con un pilota di test pronto a prendere i comandi; ora un ingegnere di Waymo sarà presente ma solo come osservatore sul sedile posteriore: al volante c'è Waymo.
Otto anni di test
Google è stata un pioniere della self-driving car: otto anni fa ha completato in Arizona il primo viaggio su strade pubbliche con il suo prototipo di auto completamente autonoma; a bordo c'era il non-vedente Steve Mahan. "E' stato come lanciarsi in un futuro dove la guida completamente autonoma è realtà, in cui le strade sono più sicure, spostarsi è meno stressante e l'automobile diventa accessibile anche per chi oggi è considerato non abile alla guida", si legge sul blog ufficiale di Waymo. Oggi il salto nel futuro diventa uno sguardo nel presente: "Siamo pronti a fare un ulteriore passo in avanti e a dimostrare il potenziale della tecnologia driverless".
C'è un pizzico di Italia
Waymo è un autista con oltre 3,5 milioni di miglia guidate in modalità autonoma sulle strade pubbliche in 20 città degli Stati Uniti dal 2009 a oggi. Ci sono poi le miglia percorse sulla pista di test interna dell'azienda, dove sono stati sperimentati 20.000 diversi scenari, e le simulazioni al computer. Waymo sviluppa da sola i software e anche i sensori per non dipendere eccessivamente dai fornitori esterni, ma ovviamente non costruisce le macchine: per questo ha una collaborazione con Fiat Chrysler.
Sfida a Uber
L'obiettivo di Waymo non è solo il progresso della tecnologia per l'automazione dei veicoli: l'intenzione è di diventare un fornitore di servizi di ride hailing (servizio di taxi con auto private, come Uber) e di portare i propri veicoli all'interno di flotte di auto in condivisione (car sharing). Secondo Waymo, infatti, le prime applicazioni delle auto senza conducente saranno nella logistica, nel trasporto pubblico e nella mobilità condivisa, che permetterà a un numero ampio di persone di sperimentare che cosa vuol dire viaggiare "guidati dalla macchina".
Già lo scorso mese Waymo ha lanciato in Arizona un servizio di ride hailing basato su minivan autonomi che si prenotano con una app sul cellulare. I test che partono da oggi (e che da Phoenix si estenderanno via via in altre aree) funzionano nello stesso modo: i residenti che lo desiderano scaricano la app di Waymo e un minivan va a prenderli per portarli al lavoro, dal medico, al ristorante o dagli amici. L'Arizona è lo Stato ideale per le aziende che sperimentano l'auto driverless: il settore non è soggetto a regole e non esiste l'obbligo di riportare alle autorità il numero di eventuali incidenti o di descrivere i casi in cui il pilota di emergenza ha dovuto mettersi al posto di guida.