Ultimo aggiornamento  30 maggio 2023 15:17

Un italiano su tre la vuole elettrica.

Marina Fanara ·

La mobilità degli italiani potrebbe essere vicina a una "svolta ecologica": lo sostiene un'indagine dell'Osservatorio mensile Findomestic, secondo la quale un terzo degli automobilisti è intenzionato ad acquistare un'auto a minore impatto ambientale. Nello specifico, il 27% sceglierebbe un'ibrida e il 9% un'elettrica pura. Un deciso cambio di passo, secondo l'Osservatorio, considerando che oggi, nel paese, le automobili a basse emissioni, sempre limitatamente a ibride e a batteria, sono poco più di 130 mila (dati ACI) su un totale di circa 38 milioni di vetture in circolazione. 

Frenano diesel e benzina

La maggiore sensibilità verso le tematiche ambientali verrebbe confermata anche da una progressiva disaffezione degli automobilisti nei confronti dei carburanti tradizionali (e più inquinanti): il 41% degli intervistati dichiara di guidare un'auto a benzina, ma solo l'8% afferma che al prossimo acquisto sceglierà nuovamente questo di tipo di alimentazione. Quasi dimezzata la quota del diesel: dice basta al gasolio il 20% di chi oggi ne possiede una (44% del campione), in futuro si orienterà su un mezzo più ecologico. Tra le opzioni, oltre a ibrido ed elettrico puro, gli intervistati indicano anche vetture a metano e Gpl.

Elettrico: incentivi all'acquisto

Stando ai risultati dell'indagine, comunque, per la metà degli automobilisti intervistati l'auto più ecologica in assoluto, rispetto alle alimentazioni oggi disponibili, è quella a batteria, ma ciò che frena il mercato è il costo d'acquisto troppo alto (per il 31% del campione) e le poche colonnine di ricarica sul territorio (48%). Per questo, la maggior parte di loro chiede misure ad hoc da parte del governo: incentivi all'acquisto (36%), sconti su assicurazione, autostrade e parcheggi (36) e niente bollo (21%).

Più spazio al car sharing

Dall'auto ecologica a modalità di spostamento alternative: il sondaggio Findomestic ha anche chiesto agli  italiani un parere sul car sharing, e pensando al prossimo futuro, anche quale sarà l'impatto dell'auto autonoma. In materia di auto condivisa gli intervistati hanno elencato alcune criticità che, a loro parere, rendono difficoltoso l'accesso al servizio: per esempio, la mancanza di veicoli disponibili in tutte le zone (solitamente sono concentrate nelle aree più centrali), i costi troppo alti e l'impossibilità di usare un'auto condivisa per andare da un comune all'altro.

Sull'auto pilota, infine, la platea si divide tra favorevoli e contrari: il 52% degli intervistati salirebbe decisamente a bordo, mentre il restante 48% prende le distanze, perché preferisce avere sempre il pieno controllo dell'auto o per non rinunciare al piacere di guidare.  

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