Tesla chiude il terzo trimestre dell'anno con una perdita di 619,4 milioni di dollari, la più alta di sempre nella sua storia. Ogni azione dell'azienda di Musk ha perso 3 dollari e 70 centesimi nei 90 giorni presi in considerazione, a fronte di un guadagno di 14 centesimi nello stesso periodo dell'anno precedente, in cui Tesla aveva registrato un saldo positivo per 21,9 milioni di dollari.
Anche il margine lordo - che non tiene conto dei crediti per la vendita di vetture a zero emissioni - è calato al 18,7% rispetto al 25% dello stesso momento dello scorso anno. La notizia del forte disavanzo trimestrale per Musk ha avuto anche un effetto negativo sulla quotazione in borsa di Tesla, che mercoledì ha perduto il 5,4% del proprio valore a Wall Street.
Crisi Model 3
Il colosso della Silicon Valley ha confermato di aver consegnato nel complesso 26.150 vetture nel corso del terzo trimestre, con una crescita del 4.5% rispetto al 2016 ma ha anche dovuto ammettere che degli ostacoli alla produzione hanno fatto fallire i piani per quanto riguarda la Model 3. Nei tre mesi considerati, infatti, Tesla ha consegnato soltanto 260 esemplari dell'auto che dovrebbe conquistare il mercato, contro le 1.500 preventivate. Lo stesso Musk ha detto, lo scorso mese, che la sua vettura stava affrontando un "inferno produttivo".
La società ha comunque annunciato che, una volta superati i "colli di bottiglia" che impediscono alla produzione della Model 3 di decollare, conta di cambiare marcia già nel trimestre in corso, per arrivare, nei primi tre mesi del 2018, a produrne 5.000 esemplari.