Manca una gara alla chiusura dell’entusiasmante stagione della MotoGP. Il campionato della classe “regina” è ancora aperto. Andrea Dovizioso, dopo la catastrofe australiana, è riuscito a vincere una gara difficile, corsa sotto la pioggia della Malesia, imponendosi davanti al compagno di squadra Jorge Lorenzo.
A Sepang, intanto, è arrivato un verdetto interessante: il romano Franco Morbidelli festeggia il titolo mondiale Moto2, primo di un italiano a vincere in questa categoria.
Mondiale ancora aperto
La doppietta Ducati, assieme al terzo posto di Johann Zarco, ha tolto preziosi punti al quarto sul traguardo, Marc Marquez. Il distacco dello spagnolo da Dovizioso è ora ridotto a 21, lunghezze non ancora matematicamente sufficienti a portarsi a casa il titolo 2017. Il tesoretto, comunque, nell’ultima gara, a casa sua a Valencia, metterà Marquez nella comoda condizione di potersi accontentare di un dodicesimo posto al traguardo, ammesso che Dovizioso vinca. Impresa possibile per il forlivese, potenzialmente anche per le Desmosedici, nonostante il disastroso risultato della scorsa gara australiana. Il circuito valenciano dovrebbe essere favorevole alle caratteristiche delle Ducati, ma anche a quelle del funambolico Marquez.
Campioni in altalena
Il doppio successo delle “rosse” in Malesia, comunque, è valso come meritato premio ad una squadra totalmente italiana, sia per il know how sia per gli uomini che la compongono. Gratificazione che, piuttosto, non è arrivata alla Yamaha ufficiale, team che, ad inizio stagione, era potenzialmente candidato alla vittoria finale. Si puntava sul promettente Maverick Vinales, si sperava nel decimo titolo di Valentino Rossi; lo spagnolo finirà terzo in stagione, del “dottore” non si sa ancora se sarà quarto o quinto infine, poiché Daniel Pedrosa (Honda) gli è distante solo 12 punti. Piuttosto, ad Iwata staranno sicuramente considerando le buone prestazioni di Johann Zarco, francese che, con una Yamaha non in ultima versione, ha messo più volte le ruote avanti ai piloti ufficiali. Conquistando due pole position – mentre Rossi, in stagione, non è mai partito davanti a tutti - e due podi di gara. Zarco sarà uno di cui probabilmente parleremo nel 2018. Intanto tutti a Valencia, dove faremo il tifo per il romagnolo Dovizioso e l’emiliana Ducati.