TOKYO – Alla 45esima edizione del Motor Show, la Mazda si è presentata con due novità e tacendo invece sul futuro di una terza. Tutto all’insegna di un design raffinato e originale, come raramente accade per una vettura giapponese, e di soluzioni tecniche d’avanguardia nelle motorizzazioni.
Kai, il pioniere
Si chiama Kai il primo concept che vedrà la commercializzazione entro il 2019 prefigurando la nuova generazione della berlina media compatta Mazda 3. Kai in giapponese vuol dire “pioniere”, è una due volumi sportiveggiante su una nuova piattaforma più rigida e più leggera, dove sotto il cofano esordirà il motore con tecnologia Skyactiv-X. Un benzina con tanta coppia come un diesel, che ne promette il 30% in più in relazione alla potenza e con un 30% in meno di consumi e dunque di minori emissioni.
Wankel, c’è da attendere
Una soluzione unica, per adesso, sulla quale gli ingegneri di Mazda, marchio entrato recentemente nell’orbita di Toyota, lavorano per metà del loro tempo, dicono i top manager qui a Tokyo. L’altra metà la dedicano allo sviluppo del motore rotativo Wankel, il cui ritorno tuttavia non riceve ancora una data in calendario: riserva non sciolta se e quando verrà utilizzato sotto un nuovo modello e anche come range extender per l’inedita elettrica sviluppata insieme a Toyota.
Kodo design
L’altro concept si chiama Vision Coupe, una grande berlina sportiva oggi massima espressione del Kodo design inaugurato dal marchio sette anni fa. Se si farà davvero, alla Mazda rispondono allargando le braccia: per ora, dicono, è solo una Vision. Che si fa proprio guardare.