"Nelle regioni padane la situazione è cronica", dice il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti riferendosi all'inquinamento che al Nord è quasi sempre a livelli record. "La nota positiva", ha aggiunto il ministro, "è il protocollo d'intesa siglato tra Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna in base al quale le quattro regioni dovranno impegnarsi a individuare soluzioni comuni e a metterle in atto nello stesso periodo. Perché in quelle aree lo smog va oltre i confini delle singole città. Affrontare insieme l'emergenza sicuramente è un passo avanti, ma sono il primo a dire che non abbiamo la bacchetta magica. Altrimenti l'avrei già usata".
Il Paese delle auto vecchie
Il ministro ha spiegato che servono interventi decisi e duraturi nel tempo per risolvere il problema "a cominciare dal rinnovo del parco dei veicoli, che in Italia è obsoleto". Stando ai dati ACI, la flotta di autovetture, furgoni e autobus che circola nel Paese ha in media 10 anni d'età. Ed è molto inquinante: solo considerando le automobili, oltre un quarto del circolante è composto da Euro 0, 1 e 2. "E' un problema italiano", ha sottolineato Galletti, "dovremmo intervenire: la strada è incentivare la rottamazione, una misura contenuta nella Sen, la Strategia energetica nazionale".
L'Europa ci guarda
In materia di smog, ha concluso il ministro, "stiamo puntando molto anche sulla mobilità sostenibile: abbiamo appena chiuso il bando che vale 35 milioni di euro per promuovere modalità di spostamento alternative ed eco-compatibili per gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro". Un'iniziativa che, sostengono all'Ambiente, ha avuto una risposta eccezionale da parte dei comuni che hanno presentato più di 100 progetti tutti di altissima qualità. "Speriamo che quanto stiamo facendo riesca ad evitare all'Italia il deferimento alla Corte di giustizia europea per gli elevati tassi di inquinamento nel settentrione. Il nostro scopo è dimostrare almeno di aver avviato un percorso positivo".