Ultimo aggiornamento  30 maggio 2023 20:36

OnStar Go, la app è un telecomando.

Patrizia Licata ·

Connessione Internet, applicazioni mobili, software intelligenti e sistemi di posizionamento: ecco il mix di tecnologie con cui OnStar Go, la prima piattaforma "cognitiva e mobile" per l'auto connessa nata dalla collaborazione tra General Motors e Ibm Watson, cambia l'esperienza alla guida nella connected car.

Elementare, Watson 

OnStar è una sussidiaria di Gm che fornisce servizi per il veicolo (sicurezza, diagnostica, navigazione, assistenza) tramite la connessione mobile; Ibm ha aggiunto alla piattaforma tecnologica di OnStar l'elemento del "cognitive computing" di Watson, ovvero il sistema Ibm di intelligenza artificiale in grado di comprendere domande poste in linguaggio naturale, di elaborare e recuperare informazioni complesse, di apprendere in base all'esperienza, di ragionare e raggiungere una sofisticata forma di conoscenza.

Dopo aver ottenuto l'autorizzazione dell'utente, OnStar Go con il "cervello" di Watson raccoglie i dati sull'utilizzo del veicolo e le abitudini del conducente e propone servizi personalizzati anche sulla base di quelli offerti da aziende che hanno aderito alla piattaforma (tra cui ExxonMobil, Glympse, iHeartRadio, Mastercard e Parkopedia). Per esempio, possiamo visualizzare la stazione di servizio più vicina quando siamo in riserva e pagare con un click sul cruscotto, ordinare il pranzo a portar via, ricevere un avviso sul parcheggio libero più vicino, prenotare una stanza in hotel se abbiamo viaggiato fuori città per molte ore e avere buoni sconto e altre forme di promozione, ma solo se in linea con quanto ci serve in quel momento: inutile pubblicizzare una steak house a un vegetariano o offrire i biglietti per il concerto dei Guns N' Roses a chi ascolta solo Mozart. A meno che non dobbiamo fare un regalo: ma anche questo Watson lo sa.

Controlla l'auto 

Il sistema OnStar Go non è solo intelligente ma mobile al cento per cento, perché accessibile da cellulare con le applicazioni dedicate (myChevrolet, myBuick, myCadillac e myGMC a seconda del modello Gm) che creano una connessione diretta tra l'automobilista e il suo veicolo. Lo smartphone si trasforma così in un telecomando per la macchina: la potete avviare da remoto in una giornata molto fredda per far scaldare il motore, chiudere le portiere o spegnere i fari se avete dimenticato di farlo e siete ormai in ufficio, controllare lo stato della manutenzione e prenotare un appuntamento in officina, chiedere di avvisare quando scade il parcheggio a pagamento. Queste e altre funzionalità saranno a disposizione a fine anno per oltre due milioni di connected cars Gm negli Stati Uniti con connessione mobile di tipo 4G Lte.

Tag

General Motors  · Ibm Watson  · OnStar Go  · USA  · 

Ti potrebbe interessare

· di Redazione

Il costruttore di Detroit manca l'obiettivo 2017 ma continua a investire su veicoli a batteria e su una maggiore efficienza dei motori a benzina