Entro il 2030 a Parigi non ci saranno più auto diesel e benzina in circolazione ma, contrariamente a quanto riportato più volte dai giornali, la Ville Lumiére non userà il pugno duro: niente divieti e niente multe. Lo ha precisato sul suo account Twitter il sindaco Anne Hidalgo, più volte contestata dai suoi concittadini per i continui blocchi anti smog e le limitazioni sempre più rigide al transito dei veicoli in Ztl.
Parigi alternativa
"Il nuovo piano sul clima, che sarà votato a novembre dal Consiglio di Parigi", scrive la Hidalgo, "prevede l'addio ai motori diesel nel 2024 e benzina nel 2030. Ma non ci saranno né divieti, né sanzioni". Per raggiungere gli obiettivi del piano, che coincidono con quelli del governo, di liberare la città dai veicoli a combustione interna entro il 2030 verranno offerte alternative di trasporto eco-compatibili e saranno concessi aiuti finanziari "che permettano a cittadini e professionisti di acquistare veicoli puliti". A cominciare dalle auto a batteria.
Oxford senza deroghe
Stesso obiettivo oltre la Manica, a Oxford. Qui, invece, è linea dura. A Town Hall, sede del municipio, è stato appena approvato un piano per diventare la prima città del Regno Unito a "zero emissioni": prima in centro (dal 2020) e poi (nel 2035) nell'intero territorio urbano del prestigioso ateneo inglese. Il divieto alla circolazione dei diesel e benzina sarà totale, senza deroghe né distinzioni tra veicoli privati, taxi e autobus. Sulla questione, John Tanner, uno dei consiglieri comunali che di più ha caldeggiato il provvedimento, è secco: "L'inquinamento danneggia la salute: serviva un passo urgente per imporre il cambiamento".
L'unica via d'uscita per chi vorrà spostarsi ancora in auto, sarà l'elettrico. La buona notizie è che Oxford ha ottenuto 1 milione e 300 mila euro per l'installazione di nuove colonnine di ricarica: 500 mila euro per il rifornimento dei taxi a batteria e 800 mila per le vetture private.