Il gruppo di ricerca e sviluppo Moovel - fondato da Daimler per studiare nuove soluzioni ai problemi della mobilità urbana - ha presentato un progetto sperimentale che sostituisce alla vista umana quella dei sensori, radar e lidar, che permettono a un veicolo autonomo di muoversi tenendo sotto controllo la zona circostante.
Il progetto si chiama "Who Wants to be a Self Diving Car": una dimostrazione pratica, a cui il pubblico potrà partecipare attivamente, sarà organizzata a Monaco di Baviera in occasione della conferenza Push UX del 20 e 21 ottobre e un'altra si terrà al festival Kikk a Namur, in Belgio, dal 2 al 4 novembre.
Guida semi virtuale
Il protagonista dell'esperimento calzerà degli occhiali per la realtà virtuale e salirà - in posizione prona - su una piccola vettura a quattro ruote, appositamente costruita. Grazie ai sensori e alla dotazione tecnologica, il "pilota" sarà in grado di vedere con gli occhi dell'intelligenza artificiale, valutando e distanze e la traiettoria degli oggetti circostanti e sarà letteralmente "immerso" in una mappa tridimensionale. A disposizione avrà anche un controller che gli consentirà di guidare, accelerare e frenare, proprio come farebbe l'intelligenza artificiale.
"Il progetto - ha detto Joey Lee, responsabile di "Who Wants to be a Self Diving Car - vuole essere un aiuto per tutti quelli che intendano condividere idee, sensazioni, pensieri sulla guida autonoma. Permettendo alle persone di vivere in diretta questa esperienza speriamo anche di rendere l'argomento più facilmente comprensibile".