Prendere un taxi non è una cosa facile per i non vedenti: grazie a un accordo tra Wetaxi, società che opera nel settore dei taxi condivisi e Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici), anche i portatori di disabilità visive potranno prenotare e pagare in anticipo una corsa, tramite app, direttamente dal proprio cellulare.
Wetaxi si evolve
Per usufruire del servizio, per ora attivo solo a Torino, ma presto disponibile anche a Roma e Milano, è stata ottimizzata l'applicazione Wetaxi rendendola compatibile con i sistemi di lettura VoiceOver e Talkback sviluppati rispettivamente da Apple (iPhone) e Google (smartphone Android) per ipo e non vedenti. Sarà possibile anche indicare sul proprio profilo "utente" il fatto di avere problemi di vista e segnalare, per esempio, di avere con sé un cane guida, in modo da preavvertire l'autista del taxi che potrà assistere il passeggero a riconoscere l'auto e salire a bordo.
In aiuto la tecnologia
"La collaborazione tra la nostra associazione e la start-up Wetaxi", ha detto Alessio Lenzi, responsabile informatico dell'Uici di Torino, "è un salto di qualità che rende più accessibile l'applicazione sfruttando le tecnologie per l'assistenza alla lettura dello schermo ormai di serie sugli smartphone di ultima generazione". "I non vedenti utilizzano molto il taxi", ha aggiunto Massimiliano Curto, amministratore delegato di Wetaxi, "e il nostro obiettivo è garantire a tutti loro un servizio sempre più accurato. Per questo abbiamo ritenuto prioritaria la collaborazione con Uici: abbiamo capito quanto possa essere importante per i loro associati avere la possibilità, per esempio, di conoscere in anticipo il costo di una corsa, di condividere e prenotare un taxi e pagare tramite app".