Tesla starebbe realizzando - in collaborazione con la società californiana di tecnologia informatica Amd - un chip proprietario per il suo sistema Autopilot. Il progetto sarebbe quello di sviluppare un proprio sistema per la gestione degli algoritmi di intelligenza artificiale necessari al funzionamento delle automobili driverless.
Team al lavoro
La mossa strategica - che renderebbe Tesla più indipendente sul fronte della tecnologia applicata - sarebbe la logica conseguenza del passaggio avvenuto nel 2015 di Jim Keller, uno dei principali artefici dei chip di Amd, alla corte di Elon Musk. A Keller è stata affidata la guida della divisione hardware della Casa di Palo Alto, dove lavorano circa 50 fra ingegneri e sviluppatori. Secondo indiscrezioni stampa, Tesla avrebbe già ricevuto i primi campioni di chip installabili sulle auto con tecnologia driverless, realizzati in partnership proprio con Amd che in passato ha collaborato con colossi come Sony e Microsoft.
Cambio di rotta
La scelta della società di Musk ridurrebbe il ruolo che ha attualmente Nvidia, la multinazionale di Santa Clara che fornisce la tecnologia avanzata necessaria alle autonome. Anche se le indiscrezioni non sono state confermate, è bastato qualche rumours a far salire le quotazioni in borsa di Amd, mentre le azioni di Nvidia sono calate. Fino allo scorso luglio i chip per le vetture driverless erano forniti da Mobileye che ha però rinunciato al contratto dopo la morte di un automobilista a bordo di una Model S in un incidente avvenuto mentre l'autopilota era in funzione. Musk in persona ha commentato il passaggio da Mobileye a Nvidia definendolo un "lavoraccio".