La Volvo ha presentato a Milano in anteprima mondiale il terzo suv della gamma, la XC40, il primo compatto dopo le più grandi XC60 e XC90 con cui intende sfidare anche su questo terreno i modelli tedeschi che vanno per la maggiore, dall’Audi Q3 alla Bmw X1 alla Mercedes GLA, tenendo nel mirino anche la Range Rover Evoque. La XC40 arriverà sul mercato italiano nel febbraio del 2018, “ci affacciamo per la prima volta nel segmento dei suv compatti”, ha detto Hakan Samuelsson, numero uno del marchio svedese di proprietà cinese di Geely dal 2010, una promessa di battaglia alla concorrenza.
Nuova piattaforma modulare
La Volvo XC40 utilizza la nuova piattaforma modulare CMA, dispone sia di trazione integrale che su due ruote, ha una lunghezza di 4 metri e 42 centimetri e partirà sul mercato italiano con due motorizzazioni quattro cilindri due litri, un benzina da 247 cavalli e un diesel da 190. Progressivamente arriveranno altre motorizzazioni, tra le quali l‘inedito tre cilindri 1.5 benzina, e soprattutto una versione ibrida e una totalmente elettrica. Sistemi di sicurezza attiva ai massimi livelli, patrimonio Volvo e derivati direttamente dai modelli più grandi XC60 e XC90.
Un’altra forma di proprietà
Sul nuovo suv, il marchio lancia una inedita formula di abbonamento, “Care by Volvo”, sperimentata in sette paesi. In Italia, a partire da 699 euro al mese, si potrà disporre di una XC40 per 24 mesi in cui sono compresi tutti i costi, dalla manutenzione all’assicurazione più servizi di ritiro e consegna a casa e altro ancora. In questo periodo, sono comprese anche due settimane nelle quali si potrà richiedere di avere a disposizione una XC40 nel caso di trasferimento temporaneo in un’altra città italiana (non all’estero, ma probabile che ci si arrivi quando la formula sarà matura). Infine, nel “Care by Volvo” sarà possibile, tramite un’app sul cellulare, abilitare alla guida della propria auto altri utenti con una “Digital key”.
Al termine dei due anni di abbonamento, si può chiudere il contratto senza rate finali oppure abbonarsi a un nuovo modello: non è un noleggio ma un’altra forma di proprietà, ai tempi della condivisione dell’auto.