Stop alla vendita di auto a combustibili fossili - benzina e diesel - anche in Italia a partire dal 2040. A chiedere al governo un impegno in proposito sono due commissioni del Senato, quella ambiente e quella dei lavori pubblici che hanno votato all'unanimità una risoluzione in proposito.
Bollo modulare per chi inquina
Nel testo approvato si invita il governo italiano ad adottare politiche più incisive in favore della mobilità sostenibile già a partire dalla prossima legge di bilancio 2018. Tra le proposte - di cui ovviamente si dovrà discutere in tutte le sedi competenti - anche quella dell'introduzione di un bollo progressivo in funzione dell'inquinamento e una modulazione della tariffazione di parcheggi secondo lo stesso criterio. Necessaria anche, secondo le commissioni, una spinta decisa in favore del trasporto pubblico e per sostenere la diffusione della mobilità elettrica e dell'uso della bicicletta.
Mezzi più giovani
Tra gli obiettivi di cui si parla, la riduzione a 7 anni di media dell'età del parco circolante dei mezzi pubblici, in linea con il resto dell'Unione Europea e l'obbligo per le aziende di trasporto di acquistare almeno il 50% dei mezzi nuovi a combustibili alternativi. I senatori propongono anche la possibile di detrarre l'acquisto dell'abbonamento ai mezzi pubblici - si spera già con la legge di bilancio 2018 - e la proroga al 31 dicembre 2018 del super ammortamento del 140% per le aziende che comprino veicoli a basse emissioni. A questi ultimi va esteso anche il bonus fiscale del 65%.
Il mondo si muove
La proposta delle commissioni di Palazzo Madama è in linea con quanto sta accadendo in altri Paesi. E' del 6 luglio scorso la proposta del ministro francese Hulot di interdire la vendita di auto a combustibili fossili entro il 2040. Stessa proposta riecheggiata anche nel Regno Unito solo la settimana scorsa e di cui si inizia a parlare anche in Germania.