Grazie alla collaborazione tra Continental e l'azienda canadese di componenti per auto Magma International, due vetture robot - entrambe equipaggiate con autonomia di livello 3, quella che prevede la presenza a bordo di una persona in grado di prendere i comandi in qualsiasi momento - hanno passato per la prima volta il confine tra Stati Uniti e Canada in modalità driverless.
500 chilometri in autonomia
Occasione dell'evento è stato il Car Management Briefing Seminar, che si è tenuto al Grand Traverse Resort nel nord dello stato del Michigan, lungo l'intestatale 75. Una Cadillac Ats e una Chrysler 300 sono arrivate al luogo dell'appuntamento dopo aver viaggiato quasi 500 chilometri - quasi tutti in modalità driverless - attraverso il Canada e gli Stati Uniti, compreso il passaggio del confine. Una è transitata attraverso il Detroit-Windsor tunnel, costruito nel 1930 al di sotto del fiume Detroit che collega il lago Eerie con il Saint Clair, mentre l'altra ha attraversato il Blue Water bridge, lungo il fiume St Clair, che sfocia nel lago Huron.
Accordo tra Stati
Ad attendere le auto varie autorità, tra cui i Ministri dei Trasporti dello stato del Michigan (Usa) e dell'Ontario (Canada) che hanno, nell'occasione, firmato un memorandum d'intesa per promuovere e favorire la crescita della tecnologia delle vetture connesse e autonome e lo sviluppo di test condivisi tra i due stati frontalieri. Il responsabile del ministero del Michigan, Kirk Steudle, ha dichiarato, "questo accordo è importante perché indica dove le cose succedono veramente". Anche il ministro dello sviluppo economico del Canada, Navdeep Basin, si è detto entusiasta della giornata che, "è un esempio di collaborazione tra stati. Obiettivo del nostro governo è la creazione di posti di lavoro solidi e attraverso la sinergia con gli Stati Uniti, siamo certi di raggiungerlo".
Difficoltà impreviste
Il viaggio delle due auto non è stato privo di interessanti spunti di riflessione e di sfide tecnologiche. La vettura che ha attraversato il tunnel tra Detroit e Windsor si è trovata a dover affrontare, nella parte subacquea del tracciato, un significato calo di ricezione del sistema Gps, ma è riuscita comunque a non perdere la bussola.
L'altra ha attraversato il Blue Water bridge, che è stato costruito con un massiccio utilizzo di alluminio: la massa metallica ha interferito con i sensori e i lidar della vettura. Secondo i tecnici di Continental e Magma il viaggio ha non solo messo alla prova la tecnologia alla quale stanno lavorando da anni, ma anche evidenziato quello che serve per affrontare in modalità driverless situazioni particolari, come l'attraversamento del confine tra due stati.