E' partito da Goodwood, in Inghilterra, il Mongol Rally che terminerà a Ulan Bator, capitale della Mongolia. Si tratta di un evento sportivo non competitivo a scopo benefico, che è giunto alla 13esima edizione. Per la prima volta a questa avventura, destinata a durare un paio di mesi, partecipa anche una vettura elettrica, una Nissan Leaf.
Il rally - che si muove sulle tracce del grande conquistatore mongolo Gengis Khan - attraversa alcune delle zone più inospitali e disabitate del pianeta fino ad arrivare nella lontanissima repubblica stretta fra Russia e Cina, dopo aver percorso 16.000 chilometri. Quest'anno sono oltre 300 gli equipaggi iscritti.
Debutto elettrico
Le vetture partecipanti sono tutte di cilindrata non superiore ai 1000 centimetri cubici e in assetto rigorosamente "stradale", senza gps e computer di bordo. La Nissan Leaf appartiene a Chris Ramsey e a sua moglie che hanno deciso di tentare l'avventura - dopo l'ok dell'organizzazione - con un veicolo totalmente elettrico, per sottolineare il loro impegno per la sostenibilità ambientale.
Per il lungo e scomodo viaggio, Chris ha dovuto apportare alcune piccole modifiche all'auto restando però all'interno del severo regolamento dell'evento: le sospensioni sono state leggermente sollevate. Sotto la scocca sono state montate delle protezioni supplementari per tenere al riparo l'auto dalle insidie dei terreni più accidentati. Sostituite parte dei freni e le ruote: ne sono state montate di più strette per semplificare la sostituzione dei pneumatici. Per facilitare la guida notturna è stata montata una barra luminosa a led da 16.400 lumen.
Ricarica a portata di mano
Dal Regno Unito fino a Baku e poi via fino alle steppe mongole, il rally si svolge per gran parte attraverso zone non abitate. Ma, anche lungo un tragitto che prevede pure di salire su un traghetto per Aktau in Kazakistan, per poi attraversare la Siberia, i due intrepidi concorrenti britannici avranno la possibilità di ricaricare la Leaf senza problemi. Secondo i loro calcoli, lungo il tragitto incontreranno delle postazioni di ricarica - anche improvvisate - ogni 100, 120 chilometri.
Viaggio d'avventura
Chris Ramsey, fondatore del team scozzese Plug In Adventures, ha dichiarato: “Il Mongol Rally è la sfida più impegnativa che abbiamo mai affrontato a bordo di un veicolo elettrico, ma è da anni che la stiamo pianificando. Più ci sposteremo verso oriente, più dovremo confrontarci con punti di ricarica di fortuna e con terreni ostili. Il valore del viaggio risiede più nell'esperienza che si fa lungo il percorso che nell’arrivare a destinazione il prima possibile”.