Il prossimo boom dell'auto elettrica fa riflettere i big del petrolio: alcune previsioni sono talmente ottimistiche da causare non pochi grattacapi ai paesi produttori. Bloomberg New Energy Finance nel suo ultimo studio stima che nel 2040 ci saranno in circolazione 530 milioni di auto plug-in (elettriche o ibride ricaricabili) e ciò ridurrà la domanda di petrolio di 8 milioni di barili al giorno - quanto producono attualmente Iran e Iraq messi insieme o l'Arabia Saudita da sola.
L'Opec moltiplica per cinque
Nello scenario di Bloomberg, fra 23 anni le vendite di auto elettriche supereranno quelle di auto a benzina e diesel e rappresenteranno un terzo del parco circolante su scala globale. L'Opec, l'organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, ci va più cauta ma intanto ha moltiplicato per cinque le sue previsioni sulle vendite di veicoli a batteria: nell'ultimo report indica che saranno 266 milioni le auto plug-in in circolazione nel 2040 mentre solo un anno fa ne prevedeva 46 milioni. In questo scenario, i veicoli elettrici arriverebbero a rappresentare il 12% del mercato mondiale fra 23 anni; nel 2015 l'Opec non pensava che avrebbero superato il 2%.
I gruppi petroliferi si attrezzano
Exxon Mobil ora pensa che nel 2040 ce ne saranno su strada 100 milioni, non 65 milioni come indicava nel 2016. Per British Petroleum le plug-in in circolazione saranno 100 milioni nel 2035: è una previsione del 40% superiore a quella fornita un anno fa. Secondo il colosso norvegese Statoil, le auto elettriche rappresenteranno il 30% delle vendite globali nel 2030. Shell, in accordo con Allego, metterà dei punti di ricarica elettrica in alcune stazioni di rifornimento in Olanda e Inghilterra: per ora si tratta di un test di dimensioni ridotte, ma se i veicoli plug-in si diffonderanno, le colonnine Shell invaderanno il Paese.
Scommessa da 1.000 miliardi
Le previsioni a lungo termine sono dunque divergenti: tutte puntano su una crescita delle elettriche ma i numeri non sempre coincidono. Gli analisti di Bloomberg basano i loro calcoli anche sulle strategie dei grandi automakers, che hanno l'obiettivo di vendere complessivamente 6 milioni di veicoli elettrici l'anno dal 2025, e 8 milioni l'anno dal 2030; altre case automobilistiche, come Volvo, smetteranno del tutto di produrre le auto a benzina; altre ancora, come Tesla, operano esclusivamente nel settore dei veicoli a batteria. “I gruppi petroliferi e quelli dell'automobile ci raccontano due storie diverse", commenta Bloomberg. "Qui c'è una domanda da 1.000 miliardi di dollari (il valore stimato del mercato dei veicoli elettrici tra dieci anni) e qualcuno sta dando la risposta sbagliata".