Per combattere il cambiamento climatico non basta ridurre il numero di automobili in circolazione e nemmeno passare ad auto cento per cento elettriche, se la fonte primaria di questa elettricità resta un combustibile fossile. Ecco dunque la promessa di Lyft, la società californiana che offre un servizio taxi simile a quello di Uber: la sua flotta di auto autonome sarà costituita solo da veicoli elettrici alimentati con energie rinnovabili.
Al via a Boston
L'annuncio arriva dai co-fondatori di Lyft John Zimmer e Logan Green: l'azienda di San Francisco userà solo elettricità da fonti rinnovabili, a cominciare dal progetto sperimentale che sarà condotto a Boston quest'anno con veicoli Renault Zoe, tecnologia driverless di nuTonomy e la piattaforma di Lyft per prenotare e pagare le corse. NuTonomy è una start up del Massachussets Institute of Technology (MIT) fondata dal guru della robotica Karl Iagnemma e dall'italiano Emilio Frazzoli, esperto di mobilità urbana. Lyft prevede di fornire nel 2025 un miliardo di corse su auto autonome cento per cento elettriche e di ridurre di almeno 5 milioni di tonnellate l'anno le emissioni di CO2 del settore trasporti negli Usa. Per le sue politiche "green", Lyft ha appena assunto come consulente l'ambientalista Paul Hawken, direttore del Project Drawdown, un piano per combattere il cambiamento climatico.
Alternativa al taxi
Lyft gestisce un servizio concorrente del tradizionale taxi basato su privati cittadini che mettono a disposizione la loro macchina per fornire passaggi - quello che gli americani definiscono più propriamente "ride hailing". Tramite l'applicazione mobile di Lyft, che si scarica sullo smartphone, si "chiama" una macchina associata al servizio e si paga (sempre da cellulare e con carta di credito). Il prezzo della corsa risulta molto più economico rispetto al taxi e il guadagno viene diviso tra Lyft e l'autista. E' lo stesso funzionamento di UberPop, attualmente vietato in Italia.
Più sicurezza, zero emissioni
Sia Uber che Lyft hanno in progetto l'introduzione di flotte di veicoli autonomi: l'idea è di mettere in circolazione auto capaci di ridurre drasticamente il numero di incidenti su strada e, nel caso di Lyft, di offrire una modalità di trasporto completamente a emissioni zero. "Il cambiamento climatico è una minaccia concreta e Lyft è nata dalla convinzione che la tecnologia ci aiuterà a ridurre le emissioni inquinanti generate dai trasporti", dicono Zimmer e Green. "Ora siamo decisi più che mai a tradurre questa visione in realtà". Un modo come un altro per ricordare che Lyft si dissocia dalla decisione del presidente Donald Trump di ritirarsi dagli impegni sul clima presi a Parigi dal predecessore Barack Obama.