General Motors ha raggiunto solo in parte gli obiettivi che si era prefissata per l'ultimo quinquennio in tema di riduzione delle emissioni e di maggiore elettrificazione della sua gamma. Ma questo non ferma la volontà del gruppo di continuare sulla strada dell'innovazione e per questo nuovi ambiziosi progetti vengono annunciati per i prossimi 5 anni.
Luci e ombre
Nel 2012, l'allora responsabile del settore sviluppo di Gm, l'attuale Ceo Mary Barra, aveva annunciato due importanti obiettivi per il 2016: raddoppiare l'offerta sul mercato Usa di veicoli in grado di consumare meno di sei litri di benzina per 100 chilometri e raggiungere la quota di 500.000 vetture elettriche e ibride.
La prima "promessa" di Mary Barra è stata realizzata: se nel 2011 i modelli Gm in grado di rientrare nei parametri di consumo prefissati dal marchio erano soltanto due, nel 2014 sono diventati 6, 9 nel 2015 e ben 11 nel 2016.
Frenata sull'elettrico
Meno soddisfacente la performance del gruppo per quanto riguarda la diffusione delle auto a batteria, elettriche o ibride. Si prevedeva sarebbero state mezzo milione all'inizio del 2017, mentre invece, secondo i dati della stessa Gm, alla fine del 2016 negli Usa si sono fermate a 243.133. Un dato lontano dall'obiettivo ma che è in crescita del 23% rispetto a quello dell'anno precedente, quando le auto a basse emissioni di Gm in circolazione negli Stati Uniti erano solo 197.065. Questo rallentamento dell'interesse dei consumatori verso le nuove forme di trazione sarebbe attribuirsi soprattutto, sempre secondo Gm, al basso costo dei carburanti negli Stati Uniti.
I programmi per domani
Tra i nuovi obiettivi, il costruttore intende investire in particolare sui motori a benzina, che si ritiene domineranno ancora il mercato nell'immediato futuro. Gm intende dotare almeno l'86% delle sue vetture con il sistema start&stop - che arresta automaticamente il motore quando si è fermi a un semaforo - contro il 16% attuale e di montare propulsori turbo ridotti su almeno il 51% della gamma, a fronte del 22% attuale. Ancora più estremo il progetto di avere sistemi di trasmissione avanzati e più veloci sul 77% dei motori, contro l'1% attuale.
Per ottenere tutto ciò, Gm conferma i massicci investimenti economici di questi ultimi anni, senza trascurare il patrimonio umano: secondo la Casa di Detroit, oltre la metà dei suoi 9.300 ingegneri dedicati ai sistemi di propulsione, si applica oggi allo sviluppo dell'elettrico e delle altre motorizzazioni a basse emissioni.