In Olanda arriva un nuovo telaio per le Yamaha e Valentino Rossi vince il Gran Premio di Assen. Maverick Vinales, invece, cade nella foga di recuperare posizioni dopo la partenza dalla quarta fila. Viceversa, Andrea Dovizioso approfitta della sua maggiore esperienza riuscendo a recuperare dalle retrovie fin al gruppo di testa. Alla fine farà sua una preziosa quinta posizione, mentre la classifica di campionato si rimescola.
Dovi primo
All’ottava gara di stagione, lo “zero” di Vinales lancia così Dovizioso in testa al campionato, con quattro piloti racchiusi in solo undici punti. Rossi e Marquez a seguire in fila, rispettivamente terzo e quarto. Sono 42 i punti che separano Danilo Petrucci, quinto, dal quartetto dei primi. Il giovane pilota su Ducati non proprio ufficiale si sta abituando ad occupare le posizioni che contano. Dopo essere salito sul podio al Mugello, in Olanda è stato lui, oltre a qualche goccia di pioggia, a pepare la minestra fatta dei soliti piloti di vertice. Sul traguardo è arrivato dietro Valentino per appena sei centesimi. Una sua vittoria, dopo un bel duello con uno dei migliori Rossi di stagione, non sarebbe stata sorprendente. Successo probabilmente guastato nelle fasi finali, quando ai doppiati la direzione gara, ed i commissari di percorso, hanno dimenticato di segnalare il sopraggiungere dei piloti di testa.
Honda in difficoltà
Petrucci ne aveva per trionfare, ne aveva la sua Ducati “diversamente privata” che, insieme a quelle ufficiali, è probabilmente in migliore stato di forma delle Honda Hrc. Marquez, terzo ad Assen, è sembrato che faticasse a tenere il suo solito passo. Rinate, al contrario, le Yamaha, così allungando la vita agonistica del campione Rossi. La vittoria nella terra dei tulipani gli restituisce vigore e fiducia, rilanciando le aspettative per la conquista del decimo titolo mondiale del pesarese. Il motomondiale allora rimane vivo, tanto quanto la società organizzatrice Dorna può felicemente continuare a coccolarsi quel personaggio che tanto serve all’audience.
Azzurri sugli scudi
L’inno di Mameli, intanto, è ormai accompagnamento consueto per le cerimonie sui podi delle due ruote. Ad Assen è suonato anche in Moto2, in onore del solito successo di Franco Morbidelli. Mentre in Moto3 a Romano Fenati è mancato un soffio, esattamente 35 millesimi, per vincere. Il Motomondiale va verso il giro di boa di stagione. Arrivederci al Sachsenring, in Germania.