E' una delle città più sostenibili d'Italia: Reggio Emilia ha il più alto numero di piste ciclabili, il maggior indice di sicurezza per chi usa la bici, la più alta concentrazione di veicoli elettrici pubblici in rapporto alla popolazione e il maggior numero di persone che si muovono a basso impatto. Perché una su tre, ci dicono in Comune, non usa quasi mai l'auto, ma si sposta oltre che sui pedali, anche in bus o a piedi. Ora la città emiliana si appresta a diventare anche una delle smart city più intelligenti del Paese, con la posa, a partire dal prossimo luglio, di 41 nuovi chilometri di connessione a banda ultra larga che coprirà tutta l'area urbana, periferie comprese.
Più forti in rete
"Si tratta di realizzare un'autostrada super rapida per i dati", ci conferma Valeria Montanari, assessore all'Agenda digitale, "che, negli intenti dell'Amministrazione, dovrà garantire una velocità di connessione pari a 100 megabit al secondo su tre quarti della rete, con punte che potranno superare anche il gigabit al secondo. Ma, in realtà, non partiamo da zero, anzi, siamo già una delle città più hi-tech d'Italia".
La conferma arriva dallo smart city index (sviluppato da Ernst & Young, Ericsson, Tim e Indra) che misura il grado di innovazione sociale e tecnologia dei 116 capoluoghi italiani: nella classifica generale, Reggio Emilia si piazza all'8° posto e al 3° nella sua regione, dopo Bologna, che ha il primato nazionale, e Parma al 6°. Tra i settori valutati per la formulazione del punteggio oltre a scuola, sanità, government e turismo c'è il grado di ammodernamento raggiunto nel binomio trasporti-mobilità: "Un ambito strategico", sottolinea l'assessore, "uno di quelli che fa la differenza nella qualità della vita delle persone".
Mobilità a portata di mano
"L'obiettivo", ci spiega Montanari, "è unificare in un'unica piattaforma tutti i servizi utili di cui dispone l'Amministrazione. Per esempio, nel settore trasporti, oggi il cittadino deve scaricare un'app per ogni esigenza: individuare e pagare on line il parcheggio, saldare una multa, richiedere un permesso ztl, organizzarsi con i mezzi pubblici e altro ancora. Con l'estensione capillare della banda ultra larga che permette di far viaggiare una gran mole di dati ad alta velocità, vorremmo creare un unico ambiente digitale nel quale inserire tutte le funzioni utili alla persona che, con un solo click, potrà verificare in tempo reale quale mezzo di trasporto usare, fuori e dentro la città, prenotare e pagare un taxi o fare un documento".
A scuola di web
"L'utilizzo dei servizi on line dà la possibilità di cambiare radicalmente la mobilità delle persone" aggiunge ancora l'assessore, "ma la maggior parte di loro non ne conosce le potenzialità. Ecco perché ritengo assolutamente necessario avviare un processo di alfabetizzazione digitale della popolazione. Abbiamo appurato che solo un quinto dei residenti usa la rete per facilitarsi la vita su una serie di incombenze e non esclusivamente per intrattenimento, come chattare o dialogare su Facebook con amici e parenti".
"Per questo", conclude Valeria Montanari, "cominceremo a "educare" mille genitori a usare le tante funzioni del web e scoprire, per esempio, che, per portare i figli a scuola, ci sono forme di mobilità più sicure e salutari: come la bici, o il bus che passa puntuale sotto casa o percorrere un pedibus: meglio che chiudersi in auto e restare intrappolati nel traffico".