Elon Musk al centro del mondo. Il Ceo di Tesla, tra tunnel da costruire a Los Angeles, incidenti con l'autopilota da investigare e nuove fabbriche da costruire, continua a curare in prima persona i vari aspetti dei suoi affari, sempre più globali. E anche quando è assente, fa notizia.
Shanghai, arriva Tesla
La notizia è riportata da Bloomberg: Tesla avrebbe chiuso un accordo con il governo locale di Shanghai per realizzare in territorio cinese una fabbrica di auto elettriche di lusso. L'informazione non ufficiale proverrebbe da fonti vicine all'azienda di Musk che, sempre secondo l'organo di stampa, starebbe cercando partner locali per avere un più facile accesso al mercato. L'accordo - il primo del suo genere e che prevederebbe la nascita di una fabbrica nella zona industriale di Lingang - dovrebbe essere reso pubblico entro la fine della settimana. Tesla spera così di migliorare ancora le sue performances in Cina dove, nell'ultimo anno, ha già guadagnato quasi un miliardo di dollari: assemblare i veicoli direttamente sul posto permetterebbe all'industria di aggirare i dazi al 25% che rendono le Model S e le Model X più care in Cina che negli States.
Vai coi tunnel
Intanto l'idea di Musk di alleviare la congestione del traffico di Los Angeles attraverso la costruzione di tunnel ha trovato una sponda inattesa quanto autorevole. Intervenendo ad un programma televisivo dell'emittente Abc, Eric Garcetti, il sindaco della città ha detto: "Mi piacerebbe vedere realizzato anche qui un sistema di tunnel come quelli che ha proposto Elon Musk. Si potrebbero collegare l'aeroporto internazionale e la Union Station in breve tempo". Immediatamente il fondatore della Boring Company, la società che dovrebbe realizzare le gallerie sotto la città, ha risposto in un tweet: "Promettente conversazione con il sindaco sulla costruzione di tunnel che trasportino auto, bici e pedoni. Ottenere i permessi è più complicato della tecnologia necessaria".
Schiaffo a Trump
In mezzo a tutta questa frenetica attività spicca l'assenza di Musk all'incontro, tenutosi alla Casa Bianca, tra il 45esimo Presidente degli Stati Uniti e i Ceo delle più importanti aziende tecnologiche del Paese. Si trattava della prima riunione dell'American Technology Council, che riunisce le più grandi aziende americane del settore innovazione per un confronto sul da farsi con l'amministrazione di Washington. Trump, seduto tra il Ceo di Microsoft Satya Nadella alla sua sinistra e Tim Cook di Apple alla sua destra, ha ospitato anche Jeff Bezos di Amazon, Julie Sweet di Accenture, Safra Catz di Oracle e un'altra trentina di pezzi da novanta dell'industria del tech. Si è parlato - non senza qualche tensione - di immigrazione, di machine learning, di intelligenza artificiale. Gli unici grandi nomi assenti erano, Tesla appunto e Facebook. Per quanto riguarda il social network un portavoce ha parlato di "impossibilità a causa di precedenti impegni". Silenzio, invece, sull'assenza di Musk che, nominato consigliere da Trump aveva minacciato di non ripresentarsi a Washington dopo la controversa decisione del presidente di abbandonare gli accordi di Parigi sul clima. E' davvero rottura?
Alibaba a Detroit
L'intensificarsi dei rapporti Usa-Cina è confermato anche da un'altra notizia. E' di queste ore l'annuncio che in settimana a Detroit - significativamente la città che dell'auto a stelle e strisce è sempre stata la patria - parlerà Jack Ma, cioè il fondatore di Alibaba, definito lo scorso gennaio da Trump "uno dei migliori imprenditori del mondo". A Gateway 17, il più importante business event statunitense, non si parlerà di auto, ma di come si possano fare affari (e soldi). Tema su cui Trump è molto sensibile, oltre le relazioni con la Silicon Valley a cominciare da Musk.