Ultimo aggiornamento  08 giugno 2023 16:27

McLaren, a caccia della Ferrari.

Redazione ·

La McLaren ha intenzione di entrare nel mercato azionario. In un'intervista rilasciata al Sunday Times, l'amministratore delegato della società britannica, Mike Flewitt, ha dichiarato che l'azienda vorrebbe seguire le orme dell'italiana Ferrari, che si è quotata - e con successo - a Wall Street. Le azioni del cavallino  sono salite, rispetto al giorno in cui sono state messe in vendita, del 62%.

Gamma tutta nuova

Nelle intenzioni dell'azienda anglosassone, questa strategia finanziaria servirà a realizzare l'obiettivo di lanciare una gamma di supercar tutte nuove per confermare la sua vocazione di marchio di lusso. Le ultime creature uscite finora dalle officine di Woking, sono state le 12C e 12C Spider nel 2011 e 2012, seguita dalla edizione limitata P1 hypercar nel 2013. Più di recente si è sviluppata una strategia sulla gamma "Sport Series", tra cui le 570S, 540C e 570GT e la "Super Series" formata dai 650S, 675LT e le ultime 720S.

Strategia condivisa

"Più abbiamo successo e più cresce l'interesse di chi vorrebbe investire", ha dichiarato Mike Flewitt che non nasconde di voler cavalcare il successo sancito dal mercato: nel 2016 il marchio inglese ha visto quasi raddoppiare le vendite rispetto all'anno precedente, arrivando ad un totale di 3.286 vetture. McLaren vuole continuare ad affiancare alla costruzione di auto stradali da sogno, anche l'impegno in pista. In questo caso però, forse ancora più che in borsa, la Ferrari oggi è lontana.

Tag

Borsa  · McLaren  · Supercar  · 

Ti potrebbe interessare

· di Paolo Odinzov

La Casa di Woking ha realizzato una versione personalizzata della 570 GT che ripropone la stessa colorazione della celebre F1 XP GT Longtail del 1997

· di Paolo Odinzov

Il costruttore di Woking presenta la versione aperta della 570S, una "supercattiva" con tetto rigido che sparisce in appena 15 secondi

· di Andrea Cauli

Non c'è crisi per le supercar. Lo dimostra il marchio inglese che nel 2016 registra una crescita record. Ed è già tempo di pensare al futuro