Karl-Thomas Neumann, numero uno di Opel, è arrivato al capolinea dopo la recente acquisizione della controllata europea della Gm da parte del gruppo Psa per 2,2 miliardi di euro. La notizia, anticipata dalla Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung, è stata confermata dalla Opel a distanza di ventiquattr'ore : Neumann lascia, pur restando nel board fino a fusione avvenuta. Al suo posto è stato nominato Michael Lohsscheller, l'attuale direttore finanziario.
Silenzio di Opel
Il processo di acquisizione per il quale manca l’ok dell’antitrust dovrebbe terminare entro il 31 luglio, accelerato da Carlos Tavares, Ceo di Psa. Nel marzo scorso, subito dopo l’accordo fra Tavares e Mary Barra, capo di Gm cui Opel apparteneva, Neumann disse in una intervista di restare al suo posto perché notava “un grande rispetto reciproco” da parte di Tavares.
Una Ampera-e per il Papa
Le cose potrebbero però essere cambiate. Abbiamo incontrato Neumann due settimane fa a Roma, dove è venuto a donare una Opel Ampera-e a Papa Francesco. Il top manager era stato molto cauto nel dare giudizi sull’operazione, giudicandola positiva ma senza sbilanciarsi su che cosa diventerà Psa-Opel. Preferendo parlare con più scioltezza di altri futuri, dai taxi-robot all'elettrificazione dell'industria delle quattro ruote.
Ceo dal 2013, ex Volkswagen
Neumann è diventato Ceo di Opel nel 2013. Proviene dalla Volkswagen, dove non si può escludere che possa tornare se davvero lascerà il quartier generale di Russelsheim, visto le grandi manovre in corso a Wolfsburg, ancora per gli effetti non finiti dello scandalo dieselgate. Secondo la Reuters, Neumann potrebbe addirittura andare a capo di Audi, il marchio del lusso. Dove all'attuale Ceo Rupert Stadler è stato tuttavia appena esteso il mandato per cinque anni.