Il neozelandese Hyden Paddon e il suo navigatore Sebastian Marshall su Hyundai i20 chiudono al comando la prima tappa del Rally Italia Sardegna, dopo 9 prove speciali per un totale di 127,46 chilometri cronometrati. Seconda posizione per l’altra Hyundai di Thierry Neuville, che dopo il trionfo di ieri nell’Arena di Ittiri è stato rallentato da un "lungo" nelle prime fasi odierne: per recuperare, il belga è stato protagonista di una spettacolare rimonta malgrado una foratura nella settima prova. Terza piazza per l’estone Ott Tanak sulla Ford Fiesta del team M-Sport, in cerca ancora del miglior feeling con il tracciato. Quarta la Toyota Yaris di Jari Matti-Latvala.
Ogier e Mikkelsen in difficoltà
In grande difficoltà il campione in carica Sebastien Ogier, solo settimo con la sua Ford Fiesta, che paga sullo sterrato polveroso della Sardegna il ruolo di apripista imposto dal regolamento al leader del mondiale, così come il norvegese Mikkelsen, che porta all’11° posto l’unica Citroën C3 ancora in gara dopo il ritiro di Kris Meeke per un’uscita di strada. Delusioni anche per lo spagnolo Dani Sordo, soprattutto a causa della rottura del turbo in mattinata e dell’intercooler nel pomeriggio. Un urto ha danneggiato inoltre l’impianto di raffreddamento della Yaris di Hanninen, costringendo l’equipaggio a un rabbocco con l’acqua minerale usata per idratarsi prima di raggiungere il parco assistenza per le riparazioni.
Non è la F1: partire per primi non conviene
Il Consiglio Mondiale della FIA ha ritoccato a novembre la regola che obbliga chi è in testa alla classifica iridata a partire per primo nelle prove speciali, limitandone la validità solo alla prima giornata di ogni rally, ma la disposizione fa ancora discutere. La dichiarazione di Paddon a fine della tappa odierna conferma il vantaggio per chi parte dietro: “ho capitalizzato la buona posizione al via, cercando sempre di mettere le ruote nelle traiettorie pulite da chi mi precedeva”. Sulla stessa lunghezza d’onda il belga Neuville, felice a fine giornata perché secondo "pur essendo sempre tra i primi al via".
Andolfi out, ma ci sono tanti italiani
La bandiera tricolore perde in Sardegna un protagonista: malgrado il buon avvio di tappa, Fabio Andolfi di ACI Team Italia è uscito di strada durante la sesta speciale “Terranova”, ribaltando la sua Hyundai i20 R5 mentre era 14° assoluto e terzo tra le Wrc2. Un incidente senza conseguenze per lui e il navigatore Mauro Fenoli, ma i danni alla vettura costringono l’equipaggio ad abbandonare la prova sarda. Il veneto Simone Romagna è il primo degli italiani al 17° posto con la Ford Fiesta, seguito in 20a posizione da Giuseppe Dettori su Skoda Fabia R5. E’ invece 46° l’equipaggio di ACI Rally Italia Talent, formato da Samuele Pirotto ed Emanuela Revello a bordo della Abarth 500 R3T.
Le gare del sabato
Oggi è in programma la parte più insidiosa del Rally Italia Sardegna con sei crono di 143 chilometri totali. Dopo le prove speciali PS 10 e 13 di Coiluna-Loelle che per la loro spettacolarità sono trasmesse in diretta tv su Fox Sport e in streaming su Red Bull tv (da non perdere il salto di Rino’s Jump e l’arrivo 200 metri dopo il tornante al nuraghe di Loelle), gli equipaggi affrontano due volte “Monti di Alà” e “Monte Lerno”, il cui coefficiente tecnico e la lunghezza di ben 28 chilometri mettono a dura prova piloti e vetture. Proprio sul Monte Lerno sono già assiepati i tifosi in corrispondenza del Micky’s Jump, tra i più alti del mondiale, da sempre garanzia di grande spettacolo.