Benzina e diesel addio: per gli autobus e i taxi di Guangzhou, nel sud della Cina, è partita l'ora del trasporto "green". Tutti i mezzi pubblici, oggi alimentati con carburanti di origine fossile, verranno sostituiti da veicoli cento per cento elettrici entro il 2020. Non è un cambiamento da poco: Guangzhou è una metropoli di oltre 13 milioni di abitanti che conta 30.000 autobus e taxi in servizio. Che fra tre anni saranno a zero emissioni.
Colonnine ovunque
C'è di più: la città sta studiando un piano di incentivi rivolto ai privati per l'acquisto di veicoli a batteria. Si va da prezzi scontati presso le concessionarie e le officine a nuovi punti di ricarica (ne sono previsti 100.000 entro il 2020). Inoltre il 30% degli spazi di sosta negli uffici, nei centri commerciali e nei ristoranti dovrà essere dotato di colonnine. Con stimoli del genere, le autorità di Guangzhou si attendono 120.000 auto elettriche private in circolazione entro il 2020.
Meno polveri sottili
Nota in passato col nome di Canton, Guangzhou è la città principale della provincia del Guangdong e uno dei maggiori porti della Cina, oltre che un'attrazione turistica grazie ad avveniristiche architetture come l'Opera House di Zaha Hadid. È anche una delle città cinesi che ha compiuto più progressi nella lotta alle polveri sottili: uno studio condotto dall'Università di Pechino ha mostrato che la concentrazione di Pm 2.5 a Guangzhou è diminuita da 54 microgrammi per metro cubo nel 2013 a 39 microgrammi nel 2016, una riduzione che avvicina ai limiti massimi indicati dall'Organizzazione mondiale della sanità (35 microgrammi per metro cubo).
Un primato a batteria
Non tutte le città cinesi hanno ottenuto gli stessi risultati di Guangzhou in fatto di lotta alle polveri sottili, ma i veicoli a zero emissioni sono entrati nelle politiche di molte amministrazioni locali: nel 2016 in Cina sono stati venduti quasi 116.000 autobus cento per cento elettrici, pari al 20% di tutti i bus che circolano nel Paese e in 10 anni tutti i mezzi pubblici saranno a zero emissioni. Anche nei trasporti "green" la Tigre asiatica ruggisce davvero forte.