E' il primo "italiano" a ricevere l'ambito premio "Historic mechanical engineering heritage collection" assegnato dalla Società americana degli ingegneri meccanici (Asme). Si tratta del Museo storico dei motori e dei meccanismi dell'Università di Palermo: una collezione di pezzi rari utilizzati nel settore industriale, della ricerca, aeronautico, navale e dell'automotive dalla seconda metà del XIX secolo.
Il prestigioso riconoscimento è stato attribuito dall'Asme nell'ambito di "History and heritage landmarks", un programma nato per individuare e promuovere a livello internazionale i poli espositivi ad alto valore storico e tecnico, più rappresentativi dell'evoluzione che ha avuto nel tempo l'ingegneria meccanica. Dalla prima edizione nel 1971 a oggi, sono stati in tutto 250 i riconoscimenti conferiti dall'Asme, di cui appena 17 ad istituzioni del Vecchio Continente.
Pezzi rari
Il museo siciliano - premiato per l'importanza e la rarità del materiale di cui è in possesso - ha sede presso il Dipartimento di ingegneria, chimica gestionale e informatica meccanica dell'ateneo palermitano e svolge attività di studio, consulenza, ricerca e restauro del patrimonio motoristico nazionale. Al suo interno si trovano alcuni degli esempi più notevoli di ingegneria meccanica realizzati nel nostro Paese. Tanto per citare qualche esemplare del settore automobilistico, il museo conserva motori Fiat (il più antico è il tipo 101 del 1919 ), Lancia, Alfa Romeo e - per le due ruote - il propulsore Innocenti Lambretta 125 C del 1950.