La Hyundai prosegue spedita nel cammino verde che la porterà entro il 2020 ad arricchire la sua gamma con 14 modelli a basso impatto ambientale: dei quali 5 ibridi, 4 ibridi plug-in, 4 elettrici e uno fuel cell. Vettura di punta nella strategia della Casa di Seoul è la Ioniq: presentata recentemente nelle varianti ibrida ed elettrica e adesso disponibile anche nella edizione ibrida plug-in (ovvero ricaricabile nelle batterie da una fonte esterna di energia) che ne fa la prima e unica automobile nel mercato con tre diverse motorizzazioni al minimo nell'inquinamento.
Ecologica ma potente
In vendita nelle concessionarie con un listino a partire da 33.750 euro, la Ioniq ibrida plug-in combina sotto al cofano un 4 cilindri benzina da 1.6 litri per 105 cavalli e un motore elettrico da 45 kilowatt (61 cavalli), alimentato da una batteria agli ioni di litio da 8,9 kWh, coperta da una garanzia di 200.000 chilometri. Questo permette alla coreana una potenza totale di 141 cavalli e le consente di raggiungere una velocità massima di 178 chilometri orari, accelerando da 0 a 100 km/h in 10,6 secondi.
Cento chilometri con 1,1 litri di benzina
Capace di marciare in solo elettrico per 63 chilometri, oltre a offrire una guida grintosa selezionando la modalità Sport, la Ioniq ibrida plug-in può garantire, stando ai dati dichiarati dalla Hyundai, dei consumi pari a 1,1 litri di carburante per 100 chilometri ed emissioni ridotte a 26 g/km di CO2 nel ciclo combinato.
Si ricarica anche da casa
La ricarica elettrica della vettura può avvenire in circa 2 ore e 15 minuti, sfruttando delle colonnine veloci e il sistema On-Board Charger da 3.3 kilowat, che converte la corrente alternata in ingresso in corrente continua. Oppure attraverso una presa tradizionale utilizzando il cavo standard in dotazione.